Solofra

Costi depurazione, concerie in affanno

Comuni e imprenditori tracciano la strategia contro i rincari tariffari
27 luglio 2010 - Antonella Palma
Fonte: Il Mattino

Solofra. La svolta a settembre, quando ci sarà l’incontro, a Napoli, con l’assessore regionale Romano. La gestione della depurazione, a Solofra, figura in cima all’agenda amministrativa del sindaco Guarino e il primo cittadino è deciso a coordinare un processo che deve trovare uno sbocco stabile, se non definitivo. È quanto emerso, nel pomeriggio di ieri, dal confronto convocato dal Comune all’interno dell’istituto Santa Chiara, a Piazza San Michele. Da una parte l’amministrazione locale, che interpretando le esigenze degli imprenditori conciari, partecipa ad una fase cruciale nella riorganizzazione del disinquinamento e nella gestione dell’area industriale; dall’altra tutti gli attori istituzionali che si trovano ad affrontare una crisi complessa. Due i punti fondamentali: innanzitutto la questione dei costi della depurazione che, dopo l’incremento del 20% dalla scorsa primavera (seguito a due rinvii disposti dalla Regione) ha finito per appesantire ulteriormente la condizione operativa degli imprenditori. Poi c’è l’assetto delle società di servizio direttamente coinvolte (Codiso e Codeso) e la prospettiva di un ampliamento delle funzioni operative, non solo quindi relative al trattamento del ciclo urbano delle acque e della depurazione ma allargate ad una serie di attività di manutenzioni ordinarie e straordinarie a sostegno dell’intera area industriale (si parla anche del servizio di illuminazione). Da Guarino è venuta l’esortazione agli imprenditori di fare gruppo, per potere affermare con determinazione le ragioni produttive del distretto industriale. Dal primo cittadino è venuto anche un approfondimento della direzione intrapresa, nell’area Asi, favorevole al frazionamento ed alla parziale ricoversione degli edifici conciari. Una scelta accolta con particolare favore dagli operatori, che consentirà di diversificare la destinazione d’uso delle proprie sedi produttive, con un occhio particolare all’indotto. Si avranno, dunque, aziende conciarie più snelle sul piano organizzativo e più attente a recepire i segnali del mercato. L’impegno del Comune a favore della classe imprenditoriale solofrana è stato ribadito dal vice sindaco Antonio De Vita, che ha dichiarato disponibilità a nuove iniziative di promozione del settore a livello internazionale. Una incitazione all’unità d’intenti ed alla piena sinergia fra istituzioni e operatori industriali è venuta da Michele De Maio, esponente Unic. Auspicata la revisione degli aumenti dei costi di depurazione, una bolletta da dieci milioni di euro che pesa come un macigno sugli equilibri di bilancio delle aziende. Lucio Guarino (Cna) sollecita maggiore concretezza nelle iniziative. Per Angelo Sari (Associazione conciatori), l’aiuto alle imprese significa, a Solofra, significa sostenere le famiglie, considerata la stretta relazione fra la realtà sociale e quella produttiva. Si associa alla richiesta di revisione delle tariffe depurative. Giuseppe Colucci (Confapi) aderendo alla proposta formulata dal sindaco, propone che prima dell’incontro con l’assessore regionale sia definita una piattaforma comune, per presentare una linea operativa condivisa.

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