Raccolta differenziata «fantasma», l’accusa dei residenti
Camion della spazzatura che prendono il contenuto dei diversi cassonetti e gettano tutto indistintamente nello stesso furgone tritarifiuti. Una storia che tutti si raccontano, tanto da aver assunto quasi il sapore di leggenda metropolitana. Non però quando qualcuno, stanco dell’andazzo, si arma di macchina fotografica digitale e dal proprio balcone di casa «immortala» la scena. Accade nel popoloso rione Vanvitelli, a due passi dalla chiesa del Buon Pastore, da dove arriva la segnalazione di una situazione considerata ormai insostenibile. Cassonetti stracolmi, rifiuti sparsi ovunque, sporcizia, operatori ecologici che non si vedono, mancanza di disinfestazione, senza parlare dell’assenza dei servizi alla persona, specialmente agli anziani, che tra i palazzi del rione non sono pochi. «Negli ultimi giorni – racconta una residente – abbiamo visto dare fuoco ai rifiuti che nessuno veniva a raccogliere, e poi addirittura sparire dei cassonetti, che chissà dove sono finiti». Ma lo sdegno maggiore è per una raccolta differenziata «fantasma». Secondo le denunce provenienti dal quartiere «gli addetti alla raccolta buttano tutto insieme, senza tener conto della raccolta differenziata». Al centro del prato che si trova tra i palazzoni, cumuli di rifiuti si accumulano per giorni, procurando non pochi disagi, specialmente con il caldo di questi giorni: «Li lasciano ammassare per qualche giorno, senza raccoglierli – racconta chi ha scattato le foto – e poi vengono a raccoglierli con una ruspa». Ma è tutta la zona che necessiterebbe di una pulizia approfondita. Le cose non vanno meglio la sera, in piazza Pitesti, la piazza che ospitò i famosi giochi per bambini interamente intagliati nel legno, provenienti dalla Russia, che nelle calde serate casertane si trasforma in un suk della mercanzia contraffatta. C’è poi chi approfitta dell’alta presenza di persone che si recano in zona per una passeggiata o un gelato, per vendere anche piccoli prodotti alimentari, senza alcuna licenza. Nessun vigile è presente, e nell’ultimo fine settimana s’è consumata addirittura la vendita di un motorino senza targa, in piena piazza, con il venditore che assicurava a un ragazzo africano interessato all’acquisto, che «il motorino non è rubato». Non sono però solo i motorini che si possono veder passare tra le poche panchine sgangherate della piazza, ma anche motociclette di grossa cilindrata, che passano indisturbate tra le coppiette e i passeggini.