Mancano i siti di ecoballe, la crisi si riacutizza
La Campania scivola verso l'ennesima crisi rifiuti, mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri incarica De Gennaro di realizzare la discarica di Chiaiano. A Napoli almeno 1400 tonnellate di spazzatura in strada. Un migliaio potrebbero essere esportate in Germania. Situazione allarmante anche nel resto della regione, dove si vedono nuovamente cumuli di rifiuti non raccolti. Con essi, tornano i roghi: oltre venti nella notte tra il I e il 2 maggio nella metropoli e in provincia.
L'ennesima emergenza nasce dalla mancanza di siti di stoccaggio delle ecoballe. Quello di Marigliano ha chiuso il 30 aprile, ma potrebbe presto essere riutilizzato da De Gennaro,essendoci ancora una piattaforma libera. Il deposito di Pianodardine, in Irpinia,realizzato da Perna Ecologia - ditta che lavora spesso per il Commissariato - è stato sequestrato dalla magistratura perché carente dei dispositivi di sicurezza e tutela dell'ambiente, così come il sito di stoccaggio di Ferrandella, nel casertano. Senza depositi per le ecoballe - se ne producono circa 2200 al giorno - i cubi di spazzatura impacchettata sono ammassati all'interno dei tritovagliatori, ormai saturi. I camion che dovrebbero scaricare i rifiuti negli ex Cdr restano dunque in fila per ore o tornano indietro, verso i siti di stoccaggio provvisorio. Saturi ormai anch'essi.
Riferisce Antonio D'Alisa, uno dei responsabili del Cdr di Caivano:«Potremmo
La sindaca Iervolino
«La discarica a Chiaiano è una scelta dolorosa, ma necessaria per fronteggiare l'emergenza rifiuti nella nostra città»
lavorare circa 2000 tonnellate di rifiuti al giorno, ma negli ultimi giorni ci siamo fermati a quota 600». All'impianto affluisce l'immondizia di Napoli e di una parte della provincia. Gravi problemi anche nel casertano e nel salernitano. Il Consorzio Rifiuti Bacino Salerno 3 annuncia che il ritiro della frazione secco ed indifferenziato sarà sospeso in 45 comuni fino a data da destinarsi. Il 30 aprile, intanto, Prodi ha firmato l'ordinanza che affida al Prefetto De Gennaro - si consolida l'ipotesi che il suo incarico stia per essere prorogato dal governo - «le attività finalizzate all'attivazione del sito di discarica di Chiaiano». Scelta che, in una nota, il sindaco Iervolino ha definito«dolorosa ma necessaria». La pensano diversamente i membri della Commissione Ambiente di palazzo San Giacomo, i quali ieri hanno ribadito la loro contrarietà alla discarica. Lunedì nella cava hanno convocato un'assemblea.
Salta invece il consiglio comunale previsto nello stesso giorno. Si sarebbe dovuto discutere di emergenza rifiuti e piano comunale per la differenziata. An attacca:«Vergognoso apprendere del rinvio via sms e solo alle 14 di venerdì». Ieri sera presidio di 50 persone davanti alla metro di Chiaiano.
Proseguono i lavori di realizzazione delle discariche a Savignano Irpino e a S. Arcangelo Trimonte. De Gennaro spera di aprire la prima entro metà maggio e la seconda nei primi giorni di giugno. Proteste e mobilitazione dei cittadini. Il governatore Bassolino, che ieri ha incontrato De Gennaro, promette che le comunità le quali hanno accolto o accoglieranno sversatoi saranno ricompensate.
Sul versante della differenziata, Asia annuncia che a giugno partirà il progetto pilota per la raccolta porta a porta, su un campione di 100.000 napoletani.