"Presto ci sarà una nuova ondata di emergenza"

"J'accuse" di Calabrese: il termovalorizzatore si ferma e la differenziata non decolla
27 luglio 2010
Fonte: Il Mattino

«La risoluzione dell’emergenza rifiuti in Campania, o meglio far credere di saperla risolvere, è stato uno dei cavalli di battaglia del centrodestra alle ultime elezioni regionali, si è millantato un miracolo che, in realtà, non c'è mai stato». Parole dure quelle utilizzate da Gerardo Calabrese, assessore alle Politiche ambientali di Salerno, per commentare quanto sta accadendo in questi giorni a sette mesi dalla fine della gestione Bertolaso del commissariamento per i rifiuti. In una lunga lettera, Calabrese dice la sua da amministratore e ambientalista alla luce del paventato rischio di ritrovarsi con i sacchetti della spazzatura in strada e commenta l’intervento del Governo come un «bluff mediatico». «Sette mesi fa Guido Bertolaso "terminava" la sua missione come responsabile della gestione dell'emergenza rifiuti in Campania - denuncia Calabrese nella missiva - In quell’occasione l'ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento della Protezione Civile diffondeva un comunicato nel quale si leggeva: ”L'impegno del Governo, è bene ricordarlo, ha reso possibile l'apertura delle discariche e del termovalorizzatore di Acerra - che funziona a pieno ritmo nel rispetto della normativa ambientale europea -, garantendo lo smaltimento dei rifiuti prodotti in Campania…”. Apprendiamo adesso, invece, che dopo due mesi di attività ridotta a causa del fermo per manutenzione di una delle tre linee del termovalorizzatore, solo nei giorni scorsi l'impianto di Acerra è ritornato a lavorare a pieno regime». E prosegue: «Questa situazione, però, durerà ancora per poco, in quanto a settembre ci sarà un nuovo stop per un'altra linea come ha spiegato il generale Mario Morelli, responsabile dell'unità operativa e della struttura stralcio, ”bisogna capire che un termovalorizzatore di questo tipo, con una tecnologia sofisticata come quella di un aereo, ha necessità di periodici interventi”». Quindi accusa: «Si continua a "produrre" rifiuti come prima, la differenziata stenta a decollare, mancano siti di compostaggio funzionanti e nulla è stato fatto per lo smaltimento dei rifiuti a lungo termine. Le discariche, peraltro, sono il frutto di decreti governativi (varati in fretta e sotto la furia dell'emergenza) che hanno derogato - spesso incomprensibilmente, viste le ricadute per la salute e l'ambiente - a norme della stessa Unione europea».

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