Rivolta di Ariano, la Procura non si ferma

Dopo La Manna, altri provvedimenti cautelari in arrivo
16 maggio 2008 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Sarebbero imminenti altri provvedimenti restrittivi per ambientalisti che hanno animato nei mesi scorsi le manifestazioni antidiscarica ad Ariano e a Pustarza. La Digos sta ancora finendo di esaminare, per conto della Procura arianese, i filmati di cui è in possesso. Anselmo La Manna, ristretto dall'altro ieri ai domiciliari, sarebbe solo il primo della lista. In segno di solidarietà nei suoi confronti, intanto, ieri pomeriggio sono scesi pacificamente nuovamente in piazza alcune centinaia di manifestanti. In corteo si sono portati da Piazza Plebiscito fino a Via Guardia, dove l'esponente del circolo Hirpus risiede ed è costretto a rimanere in casa. Tra i presenti, che hanno scandito slogan e inviti alla magistratura a fare chiarezza anche su tanti altri episodi che vedono coinvolti esponenti delle forze dell'ordine per i fatti di Grottaminarda e Pustarza, c'erano anche alcuni consiglieri comunali di Savignano. Per Antonio Volpe, esponente della minoranza «si rende doveroso esprimere piena solidarietà ad un ambientalista che lotta senza riserve e senza timori per difendere il nostro territorio». «Piuttosto - ha ribadito Volpe - mi sorprende che manchino in questa occasione alcune figure istituzionali, come quella del sindaco di Savignano. Vuol dire che si dà già per scontato che a Pustarza debbano essere conferite 700mila tonnellate di rifiuti. Noi vogliamo ancora lottare e sperare perchè ciò non avvenga. Anche per questo prendiamo le distanze dal nostro sindaco, che non ha ritenuto necessario far pervenire in tempo all'Assessorato regionale all'Ambiente le osservazioni sull'impatto ambientale per la presenza della discarica a Pustarza». Nel corteo non potevano mancare, ovviamente, gli esponenti tradizionali del movimento ambientalista e tante donne, molte delle quali provenienti da rione Cardito. L'avvocato Giovanni La Vita, che è anche legale di Anselmo La Manna, conferma la volontà di portare avanti la lotta per scongiurare l'utilizzo della discarica a Pustarza. Non sarà l'arresto di La Manna a condizionare i movimenti. «Purtroppo - sostiene - la magistratura ha addossato ad un autorevole esponente del movimento responsabilità gravi, che non possono essere giustificate da una semplice ricognizione fotografica. Ci sono ipotesi di reati che non stanno in piedi. Ad esempio quella di sequestro di persona in concorso. Ci auguriamo di poter dimostrare nel colloquio di garanzia con il Gip che le responsabilità di La Manna sono solo quelle di chi si fa voce del territorio e della gente che non intende subire scelte sbagliate». Per quanto riguarda la strategia difensiva da portare avanti pare scontato che entro la giornata di oggi sarà depositata presso il Gip la richiesta per dare la possibilità a La Manna di continuare a lavorare.

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