Depuratore: "Processate sindaco e assessori"
CASTELLABATE. Concluse le indagini sul depuratore di contrada Maroccia. Il pm di Vallo della Lucania, Renato Martuscelli, ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Castellabate, Costabile Maurano, degli ex assessori Luisa Maiuri, Francesco Ambrosano, Luigi Amato, nonchè di Marco Di Biasi, attuale assessore ai lavori pubblici. Sotto accusa anche l’ingegnere Francesco Lo Schiavo, responsabile dell’ufficio tecnico comunale. Stralciata la posizione degli assessori Giuseppe Russo e Costabile Spinelli. I capi d’imputazione vanno dall’abuso d’ufficio, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, a reati legati a danni ambientali ed urbanistici su un’area marina protetta. I fatti partono dal 2000. Il Sistema Patto Cilento elabora un progetto per la riqualificazione della Baia Arena, a Ogliastro Marina. L’intervento redatto dall’ingegnere Costabile Ianni prevedeva la realizzazione di una condotta fognaria sottomarina. Le acque del Rio Arena sarebbero finite in mare aperto, a 300 metri dalla costa. La Regione Campania finanzia il progetto “Ianni” con circa 3,6 milioni di euro, fondi che il comune di Castellabate riceve. Con la delibera numero 259, il 21 ottobre 2005 la giunta Maurano modifica il progetto esecutivo. Si opta per una condotta Duale. Baia Arena diventa l’unico punto di scarico di tutte le acque reflue del comune di Castellabate. Questo a vantaggio della zona nord di Castellabate e le relative strutture ricettive. Le frazioni di Santa Maria, San Marco, Pozzillo e Lago, infatti, non sono munite di scarichi. Hanno delle pompe di sollevamento che spingono il materiale verso il depuratore di Ogliastro. Il progetto Lo Schiavo è totalmente diverso dall’originario. La Regione Campania aveva finanziato un altro intervento. Secondo i tecnici nominati dalla Procura di Vallo, il biologo dell’Ispra, Luigi Alcaro, e l’ingegnere Vincenzo Belgiorno, docente all’Università degli Studi di Salerno, la realizzazione della condotta Duale avrebbe aggravato il danno all’ambiente e all’ecosistema marino di Baia Arena.