Lavoratori in esubero ma scattano nuove assunzioni

Contro la società provinciale una denuncia in Procura dai sindacati dei Consorzi
23 luglio 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Una denuncia alla Procura per tentare di bloccare le nuove assunzioni alla società provinciale di Napoli: è partita dai sindacati autonomi dei consorzi di bacino. Un’iniziativa che nasce in un momento estremamente difficile: per pagare i dipendenti dei consorzi è stata necessaria un’ordinanza che ha dichiarato non pignorabili i conti dell’ente: questi erano a rischio per le azioni giudiziarie delle ditte che hanno lavorato senza ricevere alcun compenso. Il commissario liquidatore, Gianfranco Tortorano, quindi, non ha potuto ancora avviare la ricognizione dei debiti accumulati dall’ente: tutte le risorse del consorzio sono impegnate per gli stipendi. Ma non basta: anche la struttura stralcio sta contibuendo al pagamento dei lavoratori. Una situazione veramente difficile visto che, come ha sottolineato la prefettura di Napoli nella relazione presentata alla commissione ecomafie, il solo personale addetto allo spazzamento e alla raccolta costa a ogni abitante campano 50,32 euro all’anno mentre il costo medio del resto della penisola è di 39,04 all’anno con uno scostamento di 11,28 euro. Insomma la nostra tarsu sale alle stelle perché ci sono troppi dipendenti. E non solo: nonostante il blocco della pianta organica grazie a una serie di promozioni messe in campo dall’ex direttore Antonio Scialdone (in molti casi in accordo con i sindacati) i costi del consorzio sono lievitati del venti per cento mentre la magistratura indaga sulle attività di guardiania e sugli aumenti corrisposti ad alcune categorie di dipendenti. E ad essere in esubero è soprattutto il personale amministrativo, come ha sottolineato il sottosegretario Bertolaso quando nello scorso gennaio ha respinto la pianta organica presentata da Scialdone. Ma qualche giorno fa la Sapna, la società provinciale napoletana, ha pubblicato sui giornali un bando per la selezione pubblica per titoli e colloqui per l’assunzione a tempo determinato di sei ingegneri per l’ufficio tecnico. Soluzione non gradita dai sindacati autonomi, anche se non sembra che tra i dipendenti vi siano degli ingegneri. Il responsabile del sindacato Azzurro, Vincenzo Guidotti, nel suo esposto sottolinea che sono già stati annunciati 423 esuberi e che la Provincia di Napoli ha già reso nota l’intenzione di utilizzare gli ammortizzatori sociali il cui costo evidentemente ricadrebbe sulla collettività. Non solo: al consorzio sarebbero arrivate diverse richieste di utilizzo del personale da parte dei Comuni rimaste senza risposte. E il commissariato ai rifiuti avrebbe finanziato alle amministratori locali una serie di piattaforme ecologiche dove avrebbero dovuto lavorare i dipendenti dei bacini, ma per il momento nessuno di loro le ha mai viste.

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