L’assessore in missione a Bruxelles «Patto con l’Ue per il nuovo piano»
L’assessore all’ambiente Giovanni Romano è tornato a Bruxelles, questa volta con un impegno mantenuto. La giunta regionale, infatti, ha adottato il documento per la gestione integrata dei rifiuti speciali elaborato dall'Arpac, che andrà ora al vaglio del consiglio regionale. E questo è uno dei punti sui quali l’assessore aveva puntato quando alla commissione petizione aveva chiesto collaborazione per sbloccare i 146 milioni destinati dalla Ue alla Campania per la differenziata. Ieri Romano ha incontrato il direttore degli affari legali della direzione generale ambiente della Commissione europea Maria Pia Bucella. Romano, dicevamo, si è presentato avendo all’attivo un primo impegno mantenuto, quello sul ciclo dei rifiuti speciali: lo scorso 23 giugno aveva annunciato alla commissione petizioni che lo avrebbe varato entro un mese e ha mantenuto la parola. Ma il cronoprogramma presentato è più vasto: in tempi brevissimi dovrebbero essere concesse le aree per i termovalorizzatori di Napoli e Salerno che dovrebbero essere completati in tre anni. Poi entro ottobre dovrebbe essere presentata la bozza di un piano per la gestione integrata dei rifiuti che dovrebbe essere approvata a dicembre dal consiglio regionale. Ed è stato anche deciso che l’Europa affiancherà la Campania fornendo tutto il supporto tecnico necessario. Il prossimo appuntamento è stato fissato per la fine di agosto. Intanto un altro colpo è stato centrato: sono state installate a inizio settimana, presso le discariche di San’Arcangelo Trimonte e di Savignano Irpino, le apparecchiature idonee a monitorare l’ingresso e l’uscita degli automezzi, in maniera da evitare conferimenti abusivi. È la prima applicazione in Italia del Sistri/Sitra, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali in tutto il Paese e dei rifiuti urbani della Regione Campania, previsto dal decreto ministeriale del 17 dicembre scorso. «Si tratta - ha spiegato Romano - dell'attivazione di un sistema fondamentale per garantire il controllo di ciò che entra in discarica: se i trasporti fossero stati tracciati anche in passato, forse oggi nell’area ex Resit di Giugliano avremmo trovato meno veleni. Sapere a che ora parte un camion, a che ora arriva, che percorso segue il mezzo, se, durante il tragitto, si apre lo scatolone, è un deterrente importante per la criminalità organizzata. Chi non si mette in regola è già contra legem e, dunque, è n un delinquente».