Rifiuti, i Comuni pagano e rientra l'emergenza

Riunione in prefettura, recuperato un milione. Caputo ai sindaci: sensibili solo agli ultimatum
22 luglio 2010 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Scongiurato il rischio di una nuova emergenza rifiuti. All’ennesima convocazione del prefetto Ennio Blasco, infatti, molti Comuni arrivano con i mandati di pagamento già emessi. Intorno al milione di euro la somma recuperata - circa la metà è stata già bonificata dal Comune di Mercogliano - che consente di tamponare parte delle numerose falle del sistema e di ridare ossigeno vitale all’Asa. Cade, dunque, per tutti i Comuni interessati, il rischio di una riduzione dei servizi. Ancora una volta, l’intervento del rappresentante di governo consente di superare il momento di crisi e di allontanare l’Asa e l’intero comparto dal baratro dell’emergenza. Ma, stavolta, bisogna andare oltre. Il presidente dell’azienda Edoardo Volino è stato chiaro. «È necessario - spiega - ripristinare il ciclo virtuoso, recuperando il principio della regolarità dei pagamenti». Per questo, il numero uno di viale Italia ha chiesto al prefetto di convocare anche i comuni assenti, al fine di ribadire un concetto dal quale non si può più derogare. «Gli enti - aggiunge Volino - hanno fatto loro l’invito a ripristinare una serenità finanziaria intorno ad Asa e IrpiniAmbiente: pare crearsi un clima fattivo. È necessario superare questo problema serio che incide sulla vivibilità delle nostre comunità». Durante la riunione qualche sindaco ha manifestato critiche nei confronti del servizio espletato, tentando così di giustificare i ritardi nei pagamenti. Più duro nei confronti degli amministratori è, invece, l’ex presidente - oggi membro del soggetto liquidatore - del Cosmari Av1 Antonio Caputo. «Puntualmente - sottolinea - i Comuni pagano alcune fatture arretrate a seguito della strigliata del prefetto. Questo dimostra scarsa sensibilità di taluni enti rispetto all’ordinarietà dei pagamenti, condizione imprescindibile affinché l’Asa possa continuare la sua attività senza grossi affanni. L’azienda ha bisogno di incassare mensilmente oltre un milione di euro». Caputo ha portato all’attenzione del tavolo anche la rendicontazione dei crediti vantati dal Cosmari - oggi in liquidazione - nei confronti di numerosi comuni. «Il consorzio - continua - deve ancora incassare sei milioni e 600mila euro circa. Con molti enti abbiamo concordato piani di rientro che, però, spesso vengono disattesi». A riguardo, è in fase avanzata, da parte del soggetto liquidatore - da qualche giorno orfano del presidente Walter Palermo, dimessosi a seguito di gravi problemi di salute - l’accertamento di crediti e debiti, operazione prioritaria per provvedere alla messa in liquidazione del Cosmari. Al tavolo in Prefettura, intanto, è intervenuto anche il sindaco del Comune di Avellino, Giuseppe Galasso, che ha raccolto l’invito di Caputo a far fronte ai minimi debiti fuori bilancio che Avellino ha nei confronti del consorzio. «Credo - evidenzia il primo cittadino - che la fase delicata possa essere superata a breve. In questo contesto, la città non è mai stata in discussione, avendo sempre onorato, in maniera pressoché regolare, i pagamenti, attraverso i quali ha consentito all’Asa di andare avanti». Il presidente dell’azienda di viale Italia, nel frattempo, tranquillizza sindacati e lavoratori. «IrpiniAmbiente - aggiunge Volino - ha bonificato i 500mila euro annunciati che saranno utilizzati, in primis, per interventi atti a recuperare l’idoneità minima dei mezzi. Provvederemo, da subito, al loro lavaggio e disinfestazione». Gli addetti potranno, dunque, riprendere l’attività lavorativa, senza mettere continuamente a rischio la propria incolumità. I numerosi incidenti degli ultimi giorni - auspicano le maestranze dell’Asa - dovranno solo essere un lontano ricordo. Diversamente, il senso di responsabilità potrebbe non prevalere.

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