Un fiume di vernice in mare, scattano tre denunce
Torre del Greco. Una grossa chiazza schiumosa di colore rosa a coprire mezza miglia di specchio marino. Uno schiaffo ad un litorale già ferito e dove da decenni è vietata, salvo piccole deroghe, la balneazione. È questo lo scenario che si è presentato agli occhi dei carabinieri del mare, guidati dal luogotenente Vincenzo Amitrano e dal capitano Pierluigi Buonomo, durante un giro di perlustrazione a ridosso di via Litoranea. Da questo punto sono partite le indagini per arrivare a denunciare a piede libero tre persone, due operai di una ditta torrese di costruzioni e il committente dell'ultimo intervento, sorpresi a versare in un canale di scolo del litorale resti di vernici utilizzate per precedenti lavori edilizi. I tre sono accusati di danno ambientale per lo scarico abusivo in mare di rifiuti tossici pericolosi con danneggiamento delle risorse biologiche marine e deturpamento di bellezze naturali, visto che la Litoranea di Torre del Greco è sottoposta a vincolo di tutela paesaggistico. I militari dell'Arma hanno notato la grossa chiazza di color rosa salmone a ridosso di una scogliera. Un pugno nell'occhio che non è passato inosservato nemmeno ai tanti bagnanti che hanno richiamato l'attenzione dei carabinieri. Sono stati proprio i frequentatori degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere i primi ad essere ascoltati dalle forze dell'ordine nel tentativo di ricostruire quanto accaduto. Le loro testimonianze sono state utili ai carabinieri del mare solo a capire che la formazione di quell'enorme macchia rosa nell'acqua era avvenuta da poco. I militari hanno allora seguito la scia che dal mare si dipanava lungo la terra ferma, una scia rosa che conduceva all'interno di un cunicolo dove si trova un canale di scolo. Seguendo questa traccia i carabinieri, a circa 300 metri dal mare, si sono imbattuti in tre persone ancora impegnate a gettare in acqua vernici contenute all'interno di un bidone, mentre altri contenitori vuoti e pieni erano sistemati poco distanti. Un'azione, quella dei carabinieri del servizio navale torrese, che ha permesso di identificare gli autori di questo vero e proprio attentato all'ecosistema: si tratta di due operai di una ditta impegnata in lavori di pulizia presso un condomino della zona e il committente di questi ultimi lavori: erano impegnati a disfarsi di resti di vernice sintetica utilizzate - secondo quanto appurato dagli inquirenti - in precedenti lavori edilizi. Dopo le procedure del caso, i carabinieri, con l'utilizzo di una motovedetta d'altura e di un battello pneumatico a motore e grazie alla collaborazione di un mezzo della Capitaneria di porto e di personale della Guardia costiera, hanno eseguito le operazioni necessarie e immediate di disinquinamento per ripristinare nel migliore dei modi lo stato dei luoghi deturpato da un'azione sconsiderata.