Isochimica, Santa Lucia ordina nuovi controlli dopo la bonifica

L'Asi dovrà effettuare verifiche sugli addetti alla scoibentazione e su un campione di residenti
18 luglio 2010 - ro.me.
Fonte: Il Mattino Avellino

Mentre si attende una decisione del Tribunale fallimentare, dopo il ritiro, per motivi economici, della Eurokomet dalla bonifica dello stabilimento dell'ex Isochimica, la Regione sollecita l'azienda sanitaria di Avellino a effettuare una verifica sul risanamento e su quanti sono venuti in contatto con l'amianto durante le passate operazioni di messa in sicurezza. La richiesta, protocollata giovedì scorso, proviene nello specifico dalla giunta regionale campana, Area generale assistenza sanitaria, per invitare «la Asl, per quanto di competenza, ad effettuare i controlli di rito - si legge nella missiva - e a comunicarli a questo settore con massima urgenza». La nota, a firma del responsabile del settore Mario Vasco, è indirizzata al commissario dell'Asl Avellino Albino D'Ascoli, al responsabile dell'Unità operativa amianto, il dottor Luigi Borea, impegnato da un paio di mesi con la prima fase del monitoraggio sanitario degli operai esposti ed ex esposti, nonché, per conoscenza al anche Tribunale del malato di Avellino, presieduto da Carlo Caramelli. «L'intervento della Regione - dichiara con soddisfazione il presidente regionale di Cittadinanza Attiva - dimostra che abbiamo avuto ragione sulle perplessità avanzate in merito alla sicurezza dell'area e soprattutto sulla tutela del diritto alla salute non soltanto degli operai esposti ed ex esposti, ma anche dei residenti di Pianodardine che ancora attendono una risposta. È un passo importante, che ci spinge ad andare avanti con ancora maggiore impegno perché sia fatta finalmente chiarezza sulla vicenda». L'intervento della giunta regionale giunge, infatti, in risposta all'istanza inviata a fine giugno proprio da Caramelli a numerosi livelli istituzionali, per segnalare la necessità di verificare lo stato dei fatti sulla bonifica. «Ci dà fiducia il fatto che la risposta della Regione sia stata così immediata - commenta ancora Caramelli - perché si capisce che anche l'amministrazione regionale è interessata alla problematica dell'Isochimica e, ovviamente, a risolvere la questione. Quanto a noi, continueremo a tenere i riflettori accesi sulla vicenda finché non saranno date tutte le garanzie agli operai e più in generale alla popolazione, sia in termini sanitari che di bonifica. Restano, infatti, da chiarire le modalità dello smaltimento occulto per capire se è stato effettuato rispettando le norme in materia di amianto». Caramelli, cha ha già preannunciato la possibilità di ricorrere a un'azione collettiva entro il prossimo autunno, una volta chiuso il lavoro della commissione consiliare speciale di vigilanza su Pianodardine, auspica ora l'intervento della Commissione Europea.

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