Il picco tra Acerra e il litorale domizio-flegreo
Diossina nel latte materno, aumento delle mastectomie per cancro della mammella e sottostima delle statistiche ufficiali sui tumori mammari; aumento dei tumori del 3,2% nei bambini e aumento del 300% in 8 anni della spesa farmaceutica presso l’Istituto Tumori Pascale di Napoli. Il quadro, qualche mese fa, venne drammaticamenet tratteggiato da Gaetano Rivezzi, coordinatore campano dei Medici per l’Ambiente nel corso di un convegno. I dati presentati in quella occasione segnalava a quota 24% le patologie ha una causa ambientale. Sempre in quella occasione furono illustrati i dati della Società Ati Selc che evidenziacano la presenza nel Litorale Domizio-Flegreo di migliaia di tossici tra cui Alaclor, Arsenico, Alluminio, Benzoantracene, Benzopirene, Benzofluorantene, Benzoghiperilene, Benzokfluorantene, Berillio, Clordano, Cromo, Ddd, Dde; DDT, Dicloropropano, Dibenzoantracene, Dieldrin, Ferro, Floruri, Idrocarburi pesanti, Indenopirene, IPA, Layers, Manganese, Nitriti, Piombo, Stagno, Solfati, Tallio, Vanadio, Zinco. «In alcuni casi con valori di migliaia di volte oltre i limiti di legge». Ad Acerra sono stati rinvenuti nel 2002 e nel 2006: Arsenico, Ferro, Manganese, Cromo VI, Cloroformio, Dicloroetilene, Tricloroetilene, Tricloroetano, Tricloropropano, Dicloropropano, con valori molto al di sopra dei limiti di legge”. “DDD DDE DDT sono stati riscontrati in elevate dosi nel litorale flegreo