Parco Vesuvio, dalla discarica un odore nauseabondo
Legambiente: ci opporremo all'ampliamento del sito
«La puzza, almeno la puzza potreste cercare di toglierla. La gente non ce la fa più». Pare che il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, abbia fatto la voce grossa l’altra sera in Prefettura, dove era andato a discutere per l’ennesima volta della discarica ex Sari, in località Pozzelle, nel cuore del Parco Vesuvio. Il caldo estivo è ai massimi termini e a Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase i cittadini vivono ore terribili, alle prese con miasmi insopportabili. «Colpa di una gestione disastrosa, altro che modello di efficienza», sostiene Legambiente Campania, che ieri ha tenuto una conferenza stampa presso l’osservatorio «Ambiente e legalità» del palazzo Mediceo, ad Ottaviano, per lanciare l’allarme. Secondo il presidente regionale Michele Buonomo e il responsabile aree protette Pasquale Raia, all’attuale cattivo funzionamento della discarica di Terzigno si aggiunge ora un altro pericolo: la decisione di ampliare i margini e quindi la volumetria dell’invaso, in modo da accogliere più spazzatura. «Pare che vogliano passare dalle attuale 700 tonnellate al doppio. Se finora non si è stati capaci di gestire una cava a fossa come si pensa di voler artificiosamente ampliare i margini ed i volumi, con conseguenza ancora più drammatiche a causa dello straripamento del percolato?», si chiede Pasquale Raia. Di qui la decisione di presentare un esposto alla procura di Nola, segnalando tutti i danni che starebbe creando la presenza della discarica all’interno dell’area protetta: «La presenza di centinaia di gabbiani sta danneggiando la fauna locale e sta profondamente cambiando il patrimonio di biodiversità nella riserva naturale. Ormai le popolazioni sono allo stremo, la discarica rappresenta un pericolo, siamo dinanzi ad un’emergenza gravissima». La competenza sulla gestione degli impianti in Campania è passata dal commissariato di governo alle province e quelli di Legambiente temono che sia proprio questa fase di transito all’origine dei problemi: «Forse il passaggio di consegne sta complicando tutto, fatto sta che l’area va chiusa». Con gli ambientalisti campani, anche i cittadini della rete dei Comitati Vesuviani, che hanno presentato un documento col quale spiegano che «aver scongiurato l’apertura della seconda discarica non basta, urge la messa in sicurezza della Sari». Intanto il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, dice: «Presto andremo sul sito di Terzigno con un “puzzometro”, uno strumento che misurerà il pessimo odore di quella zona e lo porteremo sotto il naso dei rappresentanti di Governo, Regione e Provincia«. E Antonio Amato, presidente della Commissione regionale sui siti di smaltimento rifiuti e bonifiche, annuncia: "La commissione andrà presto ad eseguire un sopralluogo»