Emergenza rifiuti, settimana decisiva per i fondi
Settimana decisiva per la questione relativa alla gestione dei rifiuti in Campania, finita sul tavolo della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, presieduta dall’onorevole Erminia Mazzoni. Dopo la missione investigativa in Campania verrà discusso domani, anche alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, il rapporto finale che, dopo l’approvazione della commissione Petizioni, sarà trasmesso alla commissione Esecutiva per valutare la possibilità di riaprire le linee di finanziamento destinate alla Regione e congelate in via sanzionatoria dopo la sentenza della Corte Europea. «Un momento decisivo - sottolinea la presidente Erminia Mazzoni - dopo mesi di audizioni, confronti istituzionali, analisi comparate dei documenti tecnici e visite sul campo. La Commissione ha valutato tutti i dati forniti e raccolto il materiale necessario alla verifica delle violazioni della normativa comunitaria, contestate dai cittadini attraverso le numerosissime petizioni pervenute dall’inizio della crisi». «Il contesto e le cause della crisi dei rifiuti in Campania sono estremamente complessi. Basti ricordare che i governi nazionali di ogni colore politico che si sono succeduti e i diversi commissari non sono stati in grado, nonostante gli ingenti fondi pubblici spesi, di risolvere questo annoso problema che ha ripercussioni sulla salute e il benessere di centinaia di comunità locali», si legge nella bozza del documento. «L’attuale ciclo dei rifiuti - prosegue ancora il documento - si basa in larga misura su discariche e inceneritori. Se è vero che questi sistemi, per non parlare degli impianti di metanizzazione, trovano applicazione altrove nell'Ue, è anche vero che non dovrebbero essere considerati la risposta al problema della gestione dei rifiuti. Sono, o dovrebbero essere, una componente integrata di un sistema coordinato ed efficace di gestione. Ciò che occorre è un intervento molto energico che, attraverso la predisposizione di adeguate infrastrutture, diminuisca il volume dei rifiuti e sposti l'ago della bilancia verso la prevenzione, la riduzione, il reimpiego e il riciclaggio».