Operai senza stipendio, sciopero e sacchetti in strada
Torna l'incubo emergenza rifiuti in Provincia di Caserta. Due giornate di sciopero, ieri ed oggi, sono state proclamate dal sindacato Flaica-Cub. Al blocco delle attività di raccolta dei rifiuti, nei 62 comuni che fanno parte del consorzio unico di bacino, ha aderito anche la Fiadel. Lo sciopero sta creando diversi disagi: cumuli di rifiuti maleodoranti sono già visibili agli angoli delle strade e vicino ai cassonetti. Salta, laddove è stata avviata, la raccolta differenziata. Lo sciopero (dalle prime stime dei sindacati, hanno incrociato le braccia circa il 40 per cento del personale dipendente impiegato nella raccolta) non fa che rendere più acuta la crisi gestionale del consorzio unico che già fatica, per la mancanza di adeguati automezzi, a svolgere regolarmente il servizio. Sempre le stesse le ragioni della protesta: i sindacati chiedono, per i 1280 lavoratori dell'articolazione casertana, il pagamento degli stipendi del mese di giugno e l'erogazione della quattordicesima mensilità. Parla di promesse disattese, Giulio Testore, segretario provinciale della Fiadel. «Siamo alle solite - spiega. Nonostante le dichiarazioni del Commissario Liquidatore, Gianfranco Torturano, rilasciate anche al tavolo convocato in Prefettura, la scorsa settimana, secondo le quali dal giorno 9 Luglio sarebbero stati accreditati gli stipendi di giugno, per i lavoratori del Consorzio Unico, niente è stato fatto. Ancora una volta, i lavoratori sono senza stipendio ed è per questa grave negazione di un diritto basilare per il dipendente, che la Fiadel ha aderito allo sciopero proclamato dalla Flaica Cub, sindacato autonomo non firmatario di Ccnl. Una decisione sofferta dal punto di vista sindacale, ma presa solo ed esclusivamente nell'interesse dei lavoratori». Allo sciopero non partecipano le altre sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil). Il blocco delle attività continuerà fino a quando i dipendenti non riceveranno rassicurazioni precise in merito agli accrediti stipendiali. I sindacati chiedono anche maggiore chiarezza in merito alla politica degli esuberi, già annunciata, dai vertici aziendali e condizioni lavorative rispettose delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.