Un «miscelone» da pagare a peso d’oro

13 luglio 2010 - ma.mu.
Fonte: Il Mattino

È il 2008 quando inizia l'indagine della procura di Santa Maria Capua Vetere, l'emergenza rifiuti sta per passare, ma si incendiano ancora cassonetti per le strade della Campania, a Napoli come a Caserta. Due indagati vengono intercettati a telefono e dicono: «Adesso hanno iniziato a fare pulizia grossa in Campania e praticamente gli stanno portando lee … quelli che era il …la terra…che succede, allora:…quando danno fuoco alla spazzatura sul ciglio della strada, arrivano questi qua, buttano sopra una cofanata di terra, acchiappano 'sta cenere col terreno e lo portano via, lo classificano preventivamente come 170503 capito?...o come 191301 e lo portano nelle piattaforme e questi lo devono smaltire». Ma smaltire come? Stando alla procura per curare un'emergenza si sviluppa un'altra emergenza: quella dei rifiuti speciali smaltiti per finta e gettati nelle discariche. Per le imprese chiamate a gestire la pulizia delle strade dal terreno gettato sui cassonetti infiammati, la soluzione è sempre la stessa: fare un bel «miscelone», triturare il materiale, magari ammaccare il tutto con una buona dose di fango! Qualcuno se ne accorge,ma sembra fare ben poco per risolvere la situazione. Anzi, chiede semplicemente soldi in più. Il 2 ottobre 2008 in una telefonata Senatore dice a Gostoli: che Buonincontri «…deve ritoccare un po' il prezzo quella roba là….perchèèè è particolare…in questo momento la stanno ritirando a 250/280….», per poi chiosare : «domani lo vedi e gli dici:…allora quella roba là c'è l'omologa però devi tirare fuori un po' di soldi in più…..».

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