Maddaloni

Masseria Monti, nuovo check up

Arpa e Asl diffondono i risultati delle analisi: emergenza metalli pesanti
11 luglio 2010 - Giuseppe Miretto
Fonte: Il Mattino Caserta

Maddaloni Nuovo check-up sul «cimitero dei veleni». La Masseria Monti, ex-sito di stoccaggio clandestino di rifiuti speciali sotto sequestro, è ancora in pieno fermento. A confermarlo sono l’Arpac e il dipartimento di prevenzione dell’Asl Caserta. Questa volta non sarà necessaria una nuova istruttoria del Ministero dell’Ambiente (Direzione generale per la qualità della vita), sollecitato dai comitati civici, per conoscere estensione, intensità e gravità dei rischi riconducibili alla fuga di sostanze inquinanti. Masseria Monti Per la prima volta in Provincia di Caserta, la dirigenza dell’Arpac e dell’Asl, seguendo principi innovativi di assoluta trasparenza, hanno incontrato (a Caserta in via Feudo San Martino) i comitati civici e i cittadini per divulgare notizie, certe e ufficiali, sull’«evoluzione del sito, l’attuale grado di pericolosità» e per parlare «soprattutto dell’urgenza di realizzare interventi immediati, a breve e lungo termine, per la messa in sicurezza dell’area». È tempo di dati certi. Le fumarole, apertesi dopo lo smottamento dei terreni di copertura, continuano (con ritmo ridotto) a immettere in atmosfera vapori di benzene associati a idrocarburi policlinici aromatici (Ipa). Ora, c’è un dato in più: è stata monitorata l’«emergenza metalli pesanti». La verifica reale del grado di contaminazione dei terreni agricoli, perimetrali al sito, ha fornito una prima mappatura dei rischi. Fortunatamente, si rilevano «concentrazioni di cadmio 100 volte superiori alle concentrazioni permesse dalla legge» solo nel perimetro dell’ex-area di cava. «La riduzione è drastica – annuncia Antonio Cuomo, presidente del comitato per la vivibilità - nelle aree immediatamente adiacenti. Ma questo pone il problema della contaminazione delle falde e dell’azione dilavante sui rifiuti delle acque sotterranee». Esplode drammaticamente il problema della messa in sicurezza del triangolo compreso tra Maddaloni, San Marco Evangelista ed ex-statale 265. La Masseria Monti non ha lo status giuridico di sito contaminato di interesse nazionale. Ma di questo presenta tutti i problemi di gestione urgente della sicurezza ambientale. «E giunto il momento – conclude Cuomo - di una mobilitazione per la sicurezza altrimenti tutto il lavoro scientifico dell’Arpac e dell’Asl, finalizzato alla tutela della popolazione e delle matrici ambientali, rischia di essere vanificato». Urge attuare subito, sempre secondo i dettami Arpac, l’«inderogabile rifacimento delle coperture». In più, serve l’interdizione all’accesso all’area di cava. E su tutto, un intervento di bonifica per la riesumazione dei degradati fusti sepolti, contenenti rifiuti speciali, causa di contaminazione dell’area.

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