Ariano Irpino

Rivolta di Ariano, ambientalista arrestato

Pesanti le accuse del Gip: viene ritenuto responsabile anche di aver sequestrato il responsabile della Digos
15 maggio 2008 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il mattino Avellino

È stato arrestato Anselmo La Manna, uno dei principali esponenti delle associazioni ambientaliste di Ariano Irpino e Savignano che contrastano da mesi la realizzazione della discarica di Pustarza, a Savignano. Il provvedimento, emesso dal Gip presso il Tribunale di Ariano Irpino, Gabriella Buonavolontà, su richiesta del Procuratore Amato Barile, è stato notificato nel pomeriggio di ieri all'interessato presso il Commissariato di Polizia di Stato di Ariano Irpino. Pesanti le accuse che hanno portato agli arresti domiciliari: sequestro di persona in concorso, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale, organizzazione di manifestazione non autorizzata, blocco stradale. I fatti risalgono al 2 aprile scorso, allorquando, a seguito dell'avvio dei lavori per la nuova discarica a località Pustarza di Savignano, verso le prime luci dell'alba, in località Cardito di Ariano Irpino, si portarono centinaia di ambientalisti che diedero vita ad un blocco stradale per diverse ore. Solo l'intervento delle autorità amministrative locali e una trattativa con le associazioni ambentalistiche comportò in serata il ripristino della libera circolazione. Anselmo La Manna, stando alle accuse mosse dal pm della della Procura della Repubblica che ha visionato soprattutto i filmati e le informative della Digos, sarebbe stato uno dei principali ispiratori e animatori della protesta. Ma non solo. Sarebbe stato ancora lui, assieme ad altri, a costringere il capo della Digos di Avellino a scavalcare un cancello e a restare praticamente «sequestrato» in una proprietà privata per circa un'ora, per poter sfuggire ad una sicura aggressione. Il funzionario, Francesco Cutolo, vistosi in difficioltà, estrasse anche la pistola d’ordinanza, senza esplodere alcun colpo, per allontanare gli aggressori. Ad ogni modo la misura cautelare adottata dal Gip, anche se avvenuta a distanza di tempo dagli eventi contestati, si giustificherebbe per il fatto che Anselmo La Manna potrebbe organizzare altre manifestazioni illegali e dar vita ad altri episodi di violenza. Incredulità e sconcerto hanno manifestato gli avvocati Domenico Carchia e Giovanni La Vita, immediatamente accorsi in Commissariato per fornire assistenza legale all'esponente delle associazioni ambientaliste. «È assolutamente assurdo che si possa applicare - sostiene l'avvocato La Vita - una misura cautelare sulla base di relazioni meramente indiziarie. È evidente il proposito di reprimere ogni forma di protesta che si allinei ad un'attività organizzata dal movimento popolare e dai comitati civici, pregiudicando la speranza della popolazione di contrastare la realizzazione della mega discarica di Savignano». Anselmo La Manna ed altre dodici persone erano state nei giorni scorsi raggiunti anche da sanzioni amministrative per i fatti del 2 aprile. Al Prefetto di Avellino spetta il compito di comminare una multa che va da 2500 a 10 mila euro, se nel frattempo non perverranno valide giustificazioni.

«Ma la contestazione non si bloccherà»
Rabbia, voglia di reagire, ma anche cautela e preoccupazione. Anche perchè nessuno sa se sono in arrivo altri provvedimenti. Queste le sensazioni che si coglievano ieri pomeriggio tra gli ambientalisti, dopo la notifica degli arresti domiciliari ad Anselmo La Manna. Di sicuro ci saranno nelle prossime ore manifestazioni di solidarietà nei suoi confronti e una ripresa della lotta per contrastare l'apertura della discarica a Pustarza. C'è chi propone, a partire da oggi, l'istituzione di presidi davanti ai comuni di Ariano Irpino e Savignano e chi punta all'organizzazione di una fiaccolata. Ma nel rispetto delle legalità. «Questo provvedimento - tuona Olimpia Roberto, esponente del Comitato Tutela del Territorio di Savignano - è assurdo. É uno scandalo. Alla manifestazione a Cardito hanno partecipato spontaneamente in tanti; perchè si mira a colpire proprio Anselmo la Manna? Noi non possiamo che essere solidali con lui e confermare anche in questa occasione che si sta facendo una grave ingiustizia ai danni della nostra popolazione. Forse si vuole far tacere la gente». «Non capisco il significato di questo provvedimento - riprende Felice Vitillo, esponente del circolo Hirpus - ; si vuole colpire La Manna, che in occasione del blocco stradale del 2 aprile tentò di portare la calma tra i dimostranti. Come avrebbe potuto da solo provocare quella protesta e sequestrare un agente della Digos? In piazza è scesa la gente. É tutto documentato. Non dimentichiamo, inoltre, che La Manna è colui che ha subito in occasione dei fatti di Grottaminarda». Si augura un immediato chiarimento della vicenda il sindaco di Savignano, Ciasullo. «Ho il timore - sostiene - che provvedimenti di tal tipo possano contribuire a far salire la tensione. Mi auguro, pertanto, che La Manna possa chiarire tutto e uscire subito da questa situazione. Mai come in questo momento c'è bisogno di calma e dialogo. Diversamente si corrono seri rischi per l'ordine pubblico». In effetti non manca chi sottolinea che gli arresti a La Manna «coincidono quasi con l'ultimazione dei lavori alla prima vasca di Pustarza». E questo unicamente per bloccare le possibili nuove manifestazioni di protesta. «Ma si sbaglia - è la tesi di un ambientalista che intende restare nell'anonimato - chi immagina che potrà tutto filare liscio. Più si va avanti e più si capisce il danno che si arrecherà a questa comunità con questa mega discarica che sicuramente ospiterà i rifiuti della Regione». Come dire: ci sono anche altre forme di lotta da poter mettere in campo per contrastare l'utilizzo del nuovo impianto alla località Pustarza.

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