Il dopo-frana Interamente asfaltata la strada, lunga 460 metri e larga sette

Montaguto, la bretella è pronta

In corso i lavori conclusivi, manca solo la segnaletica
Riapertura sabato o lunedì
8 luglio 2010 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Montaguto. Gli ultimi lavori alla bretella , che sostituirà in pratica il vecchio tracciato del km 43 della SS 90 delle Puglie, si svolgono sotto gli sguardi attenti e compiaciuti non solo dell’ingegnere Angelo Pepe che qui rappresenta la protezione civile, ma anche di alcuni residenti, commercianti e operatori economici della valle del Cervaro, che da tempo si battono per il ripristino dei collegamenti tra l’Arianese e il Foggiano, convinti del fatto che solo così si potrà evitare l’isolamento del territorio e l’affossamento dell’economia locale. Da fare è rimasto davvero poco. La nuova bretella, lunga 460 metri e larga poco più di sette metri, è stata interamente asfaltata. Nella giornata di oggi si procederà alla segnaletica verticale ed orizzontale e agli ultimi dettagli. «Ci siamo allontanati – spiega l’ingegnere Pepe – dal piede della frana, seguendo un percorso completamente diverso sia dal vecchio tracciato della SS 90 che della precedente bretella. Anche se questa va definita viabilità di emergenza, è tuttavia in grado di sopportare il traffico di una qualsiasi strada statale. Per questo motivo bisogna definire con molta attenzione i limiti di velocità. A noi non resta che consegnare l’opera completa all’Anas». Questo adempimento dovrebbe avvenire oggi pomeriggio. L’ingegnere Pepe, infatti, ha convocato al campo base tutti i soggetti interessati (Anas, Autorità di Bacino, Ferrovie, enti locali, esercito)non solo per fare il punto della situazione, ma anche per stabilire una volta per sempre la data dell’apertura della strada. Si parla con insistenza del 10 luglio, ma anche di un probabile slittamento a lunedì 12 luglio, onde consentire all’Anas di eseguire con tutta tranquillità le operazioni di collaudo e di verifica della sicurezza dell’arteria. Il sottosegretario Guido Bertolaso è stato, intanto, costantemente informato dell’andamento dei lavori e potrebbe addirittura presiedere lui l’incontro odierno presso il campo base di Montaguto. Ieri queste indiscrezioni si registravano soprattutto tra i tecnici della protezione civile e i militari dell’undicesimo genio guastatori di Foggia. Bertolaso, insomma, potrebbe venire in zona soprattutto per ringraziare i militari, che continuano a lavorare al piede della frana e che probabilmente tra una settimana smantelleranno la loro base. Ma potrebbe venire anche per riprendere, come aveva promesso, un dialogo con le comunità locali per garantire ristori fiscali agli operatori economici danneggiati, per annunciare le caratteristiche del progetto definitivo per la messa in sicurezza dell’area frana( al quale hanno lavorato tecnici dell’Università di Firenze e di Perugia), indicare la data della gara di appalto dei nuovi lavori e promuovere un confronto tra Regione Puglia e Campania per lo sviluppo del territorio. Un impegno in tal senso è stato già assunto dal Governatore della Puglia Vendola e segnali incoraggianti arrivano anche da Napoli. Non meno importante il ruolo degli operatori economici del posto. «Noi crediamo – sostiene Antonio Maglione, commerciante di Savignano Scalo – che una fase nuova si apre per tutti noi. Abbiamo indubbiamente sofferto. Ma abbiamo verificato che lo Stato c’è e si può essere vicini alle comunità locali. Per questo ribadiamo che l’apertura della strada è solo il primo passo verso nuovi traguardi. Tutta la SS 90 delle Puglie deve essere valorizzata, così come i collegamenti con Foggia e Benevento attraverso la 91 bis. La vicenda della frana di Montaguto deve contribuire a cambiare anche la mentalità e l’agire dei nostri sindaci. Il territorio ha risorse ambientali tali da poter essere meglio sfruttato. Questo è l’impegno da assumere».

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