La bonifica dell’area Lo Uttaro

Rifiuti, via libera alla rimozione del panettone

Vertice operativo con i Sindaci di Caserta, San Nicola, San Marco e Maddaloni per i possibili disagi
8 luglio 2010 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino Caserta

I Comuni di Caserta, Maddaloni, San Nicola la Strada e San Marco Evangelista si mobilitano per la bonifica del distretto di Lo Uttaro. Un’area particolarmente estesa che ha ospitato negli anni un sito di trasferenza, un’area di stoccaggio e ben due discariche. Ieri mattina la prima riunione operativa a Palazzo Castropignano per coordinare gli interventi e mettere in campo un’adeguata campagna di sensibilizzazione sul territorio. Si parte nella notte tra lunedì e martedì con lo svuotamento del sito di stoccaggio comunemente noto come il «panettone». Qui giacciono dal 2006 circa 21mila tonnellate di rifiuti urbani, molti dei quali depositati in occasione della prima «Notte bianca» di Napoli. Lo svuotamento, che avrà una durata di sessanta giorni, sarà effettuato dalla società che domani mattina si aggiudicherà la gara di appalto bandita dal Comune di Caserta. Lo Uttaro Il trasporto nelle discariche di Terzigno e San Tammaro sarà invece appannaggio del consorzio rifiuti. La spesa complessiva – che supera i due milioni di euro – sarà invece a carico dell’Unità operativa di gestione dei flussi (ex Commissariato di Governo). Solo dopo lo svuotamento del sito si potrà procedere con la caratterizzazione dei suoli e la bonifica vera e propria che sono invece a carico della Regione. «Al massimo entro due settimane – spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Maria Laura Mastellone – verranno approntati i bandi di gara per l’affidamento dei carotaggi e delle analisi a campione del sottosuolo e delle acque. Soltanto dopo aver verificato la natura dei rifiuti depositati potremo procedere con la bonifica vera e propria dell’intera area». Grande la soddisfazione espressa ieri mattina nei confronti dell’amministrazione Petteruti dai sindaci dei territori confinanti con lo Uttaro che hanno garantito la massima collaborazione nella campagna di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. «Si tratta di un intervento atteso da anni dai cittadini di questo territorio – ha dichiarato il sindaco di San Marco Evangelista, Gabriele Zitiello – che premia il senso di responsabilità mostrato da questo popolo durante il periodo dell’emergenza rifiuti». «È la prima tappa di un percorso di risanamento – commenta dal canto suo il sindaco di San Nicola, Angelo Pascariello – che speriamo possa essere portato a termine nel più breve tempo possibile. Quello sconcio che si erge in area Lo Uttaro rappresenta infatti le manchevolezze perpetrate dal Comune di Napoli nei confronti della città di Caserta in occasione della Notte bianca di qualche anno fa». Reazioni positive anche dall’amministrazione comunale di Maddaloni che ha dispensato elogi nei confronti della giunta Petteruti per l’avvio delle operazioni di sbancamento del sito. Un intervento che li vedrà impegnati a rassicurare i cittadini e soprattutto a chiedere loro un altro piccolo sforzo per il bene della comunità. «Abbiamo invitato i sindaci a Palazzo Castropignano – spiega l’assessore Mastellone – per chiedere loro la massima collaborazione in materia di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’argomento. In qualità di autorità sanitarie, i sindaci hanno infatti il compito di verificare che tutto si svolga nel rispetto delle norme igienico-sanitarie per poi tranquillizzare i loro concittadini. È ovvio infatti che – aggiunge l’assessore - la movimentazione di una simile quantità di rifiuti provocherà qualche disagio ai residenti non soltanto in termini di traffico (per ridurlo al minimo si lavorerà dalle dieci di sera alle otto del mattino) ma anche per via dei cattivi odori. Per ovviare a questo inconveniente abbiamo affidato ad una società – la Sea - l’incarico di derattizzazione, sanificazione e deodorizzazione continua dell’area con l’utilizzo di enzimi di altissima efficacia ma malgrado ciò non si può escludere la possibilità che qualche folata di vento possa trasferire ondate maleodoranti in una o nell’altra direzione. Da qui l’appello ai sindaci a collaborare per spiegare che un ultimo sacrificio è indispensabile per la risoluzione definitiva del problema».

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