I depuratori in funzione: restano i dubbi
I depuratori del Ps3 funzionano benissimo. Anzi, no. Sono frammentarie e assolutamente divergenti le poche notizie sulla funzionalità degli impianti di depurazione che si affacciano sulle sponde dei Regi Lagni. Secondo gli amministratori pubblici di Castelvolturno, che in base a un preciso protocollo periodicamente compiono delle ispezioni agli impianti, i depuratori sono a regime e stanno trattando quasi tutti i rifiuti che transitano nell’alveo. Per Tammaro Tavoletta, segretario regionale dell’Ugl Energia (sigla che racchiude gran parte dei cinquecento addetti dei depuratori del Ps3), invece, la gestione degli impianti non è cambiata dopo il sequestro disposto per «disastro ambientale» lo scorso mese di marzo dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Su di un punto, però, sia i politici di Castelvolturno, sia il sindacalista convergono: la solerzia con cui il custode giudiziale che da tre mesi è di fatto a capo degli impianti, opera nel verbalizzare tutte le inefficienze del processo depurativo. «Per il custode giudiziale - ha fatto sapere il sindaco di Castelvolturno, Scalzone - ogni giorno di lavoro perso per qualsiasi tipo di problema è un nuovo reato ascrivibile ai gestori dei depuratori. E questo tipo di attenzione ci fa ben sperare per il futuro». In ogni caso, sarà il giudizio sulla qualità del mare da parte dei bagnanti che si recheranno nei prossimi giorni sulle spiagge del litorale domizio a decretare in maniera inoppugnabile la funzionalità dei depuratori.