Individuati nuovi casi a un anno di distanza dalle denunce per gli sversamenti illegali davanti alla Grotta Azzurra

Capri, tornano i pirati degli scarichi a mare

Multe ai proprietari di costruzioni abusive
Il sindaco: impiantii ok
8 luglio 2010 - Anna Maria Boniello
Fonte: Il Mattino

Capri Capri. A un anno esatto di distanza dall’estate nera del mare di Capri, quando per una serie di negligenze e comportamenti spregiudicati i turisti si ritrovarono a fare il bagno tra inquietanti macchie gialle e addirittura fu necessario chiudere la Grotta Azzurra, l’allarme liquami non è ancora cessato. Sotto osservazione la rete fognaria interna e i depuratori, che furono le prime strutture a essere imputate di aver inquinato il mare di Capri. Che oggi viene costantemente monitorato dell’Arpac e dell’Asl. È il sindaco di Capri Ciro Lembo a fornire spiegazioni ai consiglieri di minoranza sul buon funzionamento del depuratore di Occhio Marino. L’impianto immette in condotta i liquami trattati dal mese di ottobre grazie a un’ordinanza del sindaco che aggirò la revoca da parte della Provincia, che intimava alla Gori di non immettere in condotta i liquami depurati a causa delle analisi negative effettuate dall’Arpac e dall’Asl, che avevano evidenziato lo sforamento dei parametri di sicurezza dei colibatteri. L’ordinanza del sindaco, i cui effetti dovevano esaurirsi nel mese di maggio, è stata poi successivamente prorogata sino al 24 dicembre di quest’anno per permettere alla Gori di effettuare i collaudi sui lavori intrapresi. Intanto l’esame della qualità del mare dello specchio d’acqua antistante i Faraglioni viene affidata ai prelievi e controlli dell’Asl e dell’Arpac i cui risultati però arriveranno solo a distanza di alcuni mesi. Un lasso di tempo impensabile ove mai le analisi evidenziassero esiti negativi. Per quanto riguarda la rete a terra, il Comune di Capri può vantare di avere una la copertura del 97% del suo territorio, come spiega l’assessore ai lavori pubblici Leandro Mariniello: «Una vera e propria mappa è stata effettuata dalla Gori che gestisce gli impianti e che è riuscita ad individuare alcune abitazioni che non erano allacciate e a multare i proprietari. Si tratta di due immobili abusivi, e di altri preesistenti ai quali si stavano realizzando lavori di ampliamento». Scampato pericolo, intanto, per la spiaggia di Marina Grande sulla quale incombeva una frana che avrebbe trascinato con sè la condotta delle acque pluviali: il canalone è stato sistemato in tempi record e la voragine (che bloccava il traffico) chiusa. Ad Anacapri invece il sindaco Cerrotta rassicura sull’ottimo stato di salute del mare. «Siamo riusciti ad ottenere l’autorizzazione a immettere nella condotta sottomarina militare del Faro di Punta Carena i liquami che provengono da quell’area, e sulla Grotta Azzurra, i due stabilimenti balneari si sono dotati impianti autonomi di depurazione».

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