Per l'ex-isochimica parte una interrogazione parlamentare

Romano: intervenga la commissione speciale sui rifiuti. festa: amianto sotto controllo
7 luglio 2010 - Roberta Mediatore
Fonte: Il Mattino Avellino

Ex-Isochimica «L’amministrazione comunale di Avellino era già a conoscenza della sospensione dei lavori di risanamento allo stabilimento dell’ex Isochimica». L’assessore all’Ambiente, Gianluca Festa, chiarisce il quadro alla vigilia della nuova seduta in programma per questa mattina a Palazzo di città nella quale la commissione speciale di vigilanza incontrerà i tecnici della Asl. «A comunicare alla commissione che i lavori si erano bloccati - aggiunge Festa - è stato non a caso Giuseppe Blasi, tra i dirigenti dell’ufficio Risorse e tutela ambientale presso il settore Ambiente e qualità». Una situazione tenuta costantemente sotto controllo, sottolinea l’assessore, ricordando che «il ruolo del Comune nella vicenda non è tuttavia da primo attore, ruolo che spetta al tribunale fallimentare e al privato che sta eseguendo le operazioni di bonifica per conto della curatela. Il nostro è un compito essenzialmente di controllo, per verificare che tutte le operazioni siano compiute nel rispetto della normativa, a tutela della salute pubblica». Nessuna responsabilità diretta per il Comune, prosegue Festa, ma un ruolo di garanzia che l’amministrazione sta esercitando «convocando una riunione ufficiale ogni tre o quattro mesi e incontrando esperti di Asl e Arpac anche con maggiore frequenza, in modo da tenerci informati con tempestività, qualora ci fosse un principio di allarme». Così è stato nel caso della sospensione dei lavori, argomento di un incontro avvenuto circa un mese e mezzo fa. «Avevamo saputo che c’era qualche problema - dice l’assessore all’Ambiente - legato alla quantità di amianto presente nel sito, maggiore rispetto alla stima fatta inizialmente che conteneva un errore di valutazione per difetto. In quella occasione, abbiamo anche sollecitato una soluzione in merito alle nuove spese da affrontare per completare la bonifica, ma considerando che il Comune non è neanche proprietario dell’area, più che invitare gli attori attorno a un tavolo non si può fare». Se il problema della prosecuzione dei lavori di risanamento resta per il momento ancora aperto, sul fronte dei rischi per la salute dei cittadini l’assessore Festa appare tranquillo, trovando conforto nelle relazioni stilate finora da Asl e Arpac, «per fortuna rassicuranti» dice, e perché «la parte friabile di amianto, quella che poteva suscitare preoccupazione per la sicurezza dei residenti, è stata ormai bonificata, e occorre solo rimuovere i cubi di cemento amianto». A esprimere scetticismo, mentre ancora si attende la decisione del giudice delegato per ultimare il risanamento, è il presidente dell’Osservatorio permanente sull’ex Isochimica, Nando Romano, convinto che questa fase della vicenda sia la più delicata. «Non vorrei - dice - che diventi una questione politica e di speculazione sulla gente, ma l’aria che comincia a tirare mi pare questa. Vogliamo assolutamente scongiurare che l’ultima fase della bonifica venga condotta con superficialità: quello che ci sta più a cuore è la salute dei residenti di borgo Ferrovia che hanno bisogno di sapere che possono mandare i figli a scuola con animo tranquillo. E poi vogliamo evitare un altro business come quello di Graziano negli anni ’80». L’intenzione, quindi, è tenere alta la guardia, coinvolgendo i più alti livelli istituzionali perché la vigilanza sul risanamento sia più stretta possibile. «Ho già chiesto ufficialmente - annuncia Romano - al senatore Enzo De Luca che la commissione bicamerale di inchiesta sui rifiuti si interessi della questione Isochimica, anche inviando alla procura la documentazione per appurare se c’è una speculazione in atto. Certo, se è questo che si profila, troveranno la gente davanti ai cancelli. Quanto all’aspetto economico del risanamento, i soldi spesi vanno giustificati e Asl e Arpac hanno il dovere di verificare le modalità della bonifica».

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