Il rapporto Osservasalute

Mortalità e gioventù, Napoli al top

E' l'area metropolitana con la più alta percentuale di decessi
7 luglio 2010 - al.fa.
Fonte: Il Mattino

La città nuoce gravemente alla salute. In quasi tutte le aree metropolitane italiane - uniche eccezioni Bologna e Firenze - si registrano valori superiori del tasso di mortalità rispetto alla media nazionale, sia per gli uomini che per le donne. E la maglia nera spetta a una delle città più discusse sul fronte ambiente e salute: Napoli. È quanto emerge dalla prima edizione del rapporto Osservasalute aree metropolitane 2010 redatto dall’Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane. Nel dettaglio, in provincia di Napoli si registrano i tassi maggiori di mortalità sia per gli uomini (141,84 per 10.000) che per le donne (94,22 per 10.000), dati molto più alti della media nazionale, ferma a 128,28 per gli uomini e a 79,73 per le donne. «Il quadro è tutt’altro che roseo», osserva Walter Ricciardi, direttore dell’istituto di igiene della facoltà di medicina e chirurgia dell’università Cattolica di Roma e coordinatore dell’Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane. Poi continua: «Arrancano tutte le aree metropolitane, anche laddove le Regioni di appartenenza appaiono in discreta salute. Un aspetto particolarmente problematico è l’ambiente, la cui garanzia di qualità, così strettamente legata alla salute dei cittadini, dovrebbe essere tra le azioni strategiche prioritarie da mettere in atto nelle città metropolitane. Invece, al momento, è proprio l'ambiente urbano a mostrarsi più vacillante, nelle province del Nord come in quelle del Sud, su cui grava anche, quasi sempre, una cattiva gestione dell'offerta sanitaria». Non solo mortalità, però. All’area metropolitana di Napoli spetta anche il record di provincia più giovane, per entrambi i generi, ovvero quella in cui è presente la quota minore di popolazione anziana di tutte le province metropolitane: infatti, nella classe di età 65-74 anni, i maschi, 103.545 nel 2003, sono divenuti 108.573 nel 2007 (+4,86%) e costituiscono il 7,27% dei maschi residenti nella provincia metropolitana contro una media nazionale del 9,91%. Le donne, invece, 130.469 nel 2003, sono passate a 131.359 nel 2007 (+0,68%) e ammontano all’8,26% delle femmine residenti in provincia contro una media nazionale del 10,94%. Anche la classe di età 75 anni e oltre nella provincia metropolitana di Napoli è la meno numerosa, confermando a Napoli il primato di provincia metropolitana più giovane: in questa classe di età i maschi erano 58.617 nel 2003, sono diventati 70.122 nel 2007 (+19,63%) e costituiscono appena il 4,70% della popolazione maschile residente, contro una media nazionale del 7,29%. Le donne sono passate da 106.427 a 122.623 tra 2003 e 2007 (+15,22%) e corrispondono al 7,71% delle femmine residenti, contro una media nazionale dell’11,68%. Agli antipodi c’è Trieste, area metropolitana più vecchia del Belpaese con il 13,19% di uomini e il 14,36% di donne appartenenti alla classe di età 65-74 anni.

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