Riciclo della carta, la Campania tra le regioni virtuose
I tecnici: cresce nel Mezzogiorno la sensibilità ambientale
Carta e cartone, la Campania sta imparando l'arte del riciclo. E insieme con la Sardegna e il Molise, è la regione che segna la migliore performance nel 2009: la raccolta è cresciuta del 20,3 per cento. Lo rivela il quindicesimo rapporto di Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi), presentato ieri nella Sala del refettorio della Camera dei deputati, che fotografa lo stato dell'arte della raccolta differenziata di materiali di cellulosa in Italia. Lo scorso anno sono state raccolte nell'intero Paese oltre 3 milioni di tonnellate di carta e cartone (500 mila in più del 2008) pari a 52,6 chilogrammi di media pro capite (2,7 chilogrammi in più rispetto al 2008) e il tasso di riciclo ha superato l'80 per cento. Un buon risultato, dovuto in parte anche alla crisi economica che ha ridotto i consumi. Meno consumi significa infatti meno immondizia che finisce nel cestino. Un'equazione che fa bene all'ambiente. In 10 anni, dal 1999 al 2009, le nuove discariche evitate grazie alla raccolta differenziata sono state 196, e 26 soltanto nell'ultimo anno, apportando benefici ambientali pari a 300 milioni di euro l'anno (3 miliardi in 10 anni). E allora, un po' per colpa della crisi, un po' grazie all'aumento della sensibilità ambientale, la raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta del 5,2 per cento e 4 imballaggi su 5 vengono avviati al riciclo. «Quanto alle distribuzione geografica delle varie performance di raccolta - osserva Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco - la differenziata interessa ormai tutto il Paese: il Nord si conferma da traino nazionale con un aumento di 76 mila tonnellate (più 4,3 per cento), al centro cresce del 2,6 per cento, ma al Sud si registra l'unico incremento in doppia cifra con 60 mila tonnellate in più (11,8 per cento)». Bene la Campania (con 42 amministrazioni riunite da Comieco nel club dei Comuni virtuosi) che segna un incremento quantitativo pari a più 30.707 tonnellate. Qui l'amministrazione regionale punta a chiudere il ciclo dei rifiuti sostenendo la differenziata con iter autorizzativi più veloci e fiscalità di vantaggio per la lavorazione dei prodotti riciclati. Segnano, invece, un cattivo andamento la Sicilia e la Calabria. Male anche il Lazio, in particolare per la situazione di stallo della capitale. Tra le città, spicca la prestazione di Bari con 70 chilogrammi a testa raccolti. Il prossimo obiettivo di Comieco sarà di «potenziare la quantità e aumentare la qualità della raccolta per evitare la presenza di troppe impurità».