Termovalorizzatore, si accelera: via ai lavori
Il termovalorizzatore di Napoli est si farà. Le aree dove verrà costruito l’impianto saranno assegnate al Comune nel giro di sette giorni; il bando per la realizzazione è già pronto e nel giro di tre anni la struttura potrebbe già essere in funzione. L’annuncio ufficiale è stato dato ieri a Roma dall’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, che partecipava alla presentazione del rapporto Comieco sulla differenziata di carta e cartone: «Partirà finalmente il termovalorizzatore di Napoli est - ha detto l’assessore Romano - la prossima settimana assegnerò l’area con l’accordo completo tra Comune e Provincia. Anche a Salerno è tutto pronto per il nuovo impianto, con accordo pieno tra il sindaco De Luca e il presidente della Provincia, Cirielli». Prende corpo e diventa reale, dunque, il piano presentato dieci giorni fa a Bruxelles dall’assessore regionale all’ambiente. Romano si presentò alla commissione Petizioni del Parlamento europeo con un progetto per sbloccare i fondi che erano stati congelati a marzo. In quella occasione la quarta sezione della corte europea si era pronunciata in maniera negativa sulla gestione dell’emergenza rifiuti che ha messo a rischio la salute dei cittadini campani. Per convincere Bruxelles, Giovanni Romano aveva presentato una scaletta di interventi che prevedeva l’immediata cancellazione delle contestate discariche di Terzigno e di valle della Masseria, e la partenza delle gare per i termovalorizzatori di Napoli e di Salerno. I bandi per le gare sono stati approntati a tempo di record, le aree per la realizzazione delle strutture sono state individuate e saranno assegnate entro la prossima settimana. La macchina è partita subito a pieni giri, adesso non resta che aspettare i tempi della burocrazia, per l’assegnazione dei lavori, e quelli materiali per la realizzazione dei termovalorizzatori. È stata creata dal Comune una società ad hoc, la Neam (Napoli energia ambiente), che ha un capitale di 500mila euro e che sarà ceduta per il 49% al partner industriale che vincerà il bando per la costruzione. La gara sarà di livello europeo e sarà presentata anche con un road show per le migliori 30 imprese del settore. Per vincere le polemiche e le ritrosie è stato annunciato il coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’università Federico II di Napoli e della Sapienza di Roma oltre che dell’Enea. L’impianto dovrebbe avere un costo che si aggira fra i 250 e i 280 milioni e sarà tra i primi cinque della nazione per dimensione. Una volta a regime il termovalorizzatore di Napoli est riuscirà a smaltire 400mila tonnellate di rifiuti all’anno. Non sono ancora note le valutazioni di impatto ambientale e quella di impatto strategico. Nel frattempo, per affrontare l’emergenza dei rifiuti, dopo il drastico «no» di Bruxelles all’apertura delle discariche di Valle della Masseria e di Terzigno, c’è un progetto per allargare leggermente le discariche già attualmente in uso. Si tenterà anche di imprimere una accelerazione alla differenziata per ridurre il volume dell’immondizia portata in discarica. Il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, ha accolto con favore la novità: «Le parole dell’assessore Romano sulla partenza del termovalorizzatore di Napoli est e sulla relativa accelerazione dell’iter che dovrà portare alla sua realizzazione, mi confortano. Grazie anche alla collaborazione con la Regione, Provincia e Comune sono a buon punto per trovare un accordo completo che porterà alla realizzazione di un’efficiente gestione del piano rifiuti sul territorio. È ovvio che tutto è previsto secondo un calendario concordato. Ed alla Provincia siamo certi che il termine di 4 mesi, annunciato dall’assessore Romano per la realizzazione del piano regionale dei rifiuti, sarà rispettato».