Scempio in piazza San Gaetano ancora rifiuti davanti alla chiesa
"Qui sversano di tutto"
Il 19 giugno i volontari avevano ripulito la piazza rimuovendo un cumulo di rifiuti ingombranti che erano stati sistemati davanti alla chiesa di San Gaetano: una settimana dopo nello stesso posto è comparso un arredamento completo: dalla camera da letto alla cucina giocattolo. E non si meraviglia il parroco don Carmine Mazza che si è impegnato a documentare fotograficamente lo scempio continuo: «Ero sicuro che sarebbe successo - spiega - e purtroppo temo che accadrà ancora». Eppure il sacerdote ha tentato in ogni modo di convincere i fedeli a cambiare abitudini: inutilmente. «Nei pressi del nostro cancello vengono a depositare di tutto – aveva spiegato – dagli apparecchi televisivi ai servizi igienici dismessi». Così il centro storico, affollato dai turisti, è diventato una sorta di sversatoio provocando la reazione dei ragazzi di padre Virginio, il gesuita della basilica di San Paolo che ha organizzato un campo scuola e ha ospitato giovani tra gli 11 e i 21 anni. Tutti sono impegnati in un’esperienza di preghiera e di carità: poco più di una settimana fa passando davanti alla basilica e al monumento notarono una montagna di rifiuti e decisero di demolirla lavorando per un’intera giornata: hanno tolto le erbacce dal monumento e dall’aiuola che li circonda e li hanno depositati nel cassonetto, hanno spostato televisori e rottami di ogni genere che qualche vandalo aveva depositato in uno dei posti più belli del mondo. Un lavoro prezioso, ma invalidato subito dalla stupidità di chi continua a sporcare la città. «Succede che la gente si disfi di qualunque cosa buttandola per la strada – spiega padre Carmine – qualche giorno fa ci siamo trovati calcinacci e detriti di ogni genere. Qualcuno aveva fatto i lavori in casa e aveva utilizzato il cancello della chiesa come deposito. Ormai è diventata un’abitudine: quando gli ingombranti vengono lasciati nei pressi del cassonetto i netturbini li spostano per portare via i sacchetti e ora i cittadini li mettono direttamente vicino alla basilica. Eppure ho spiegato tante volte che chiamare l’Asia è semplice e non costa nulla».