Ultimatum al Comune: "Cancellate Asìa 2"

Ok al piano regionale ma è scontro sulla costituzione della nuova società. Congelato lo sciopero
29 giugno 2010 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Ultimatum al Comune: i sindacati hanno ribadito la richiesta di fare marcia indietro su Asia 2. È emerso al termine dell’incontro che si è tenuto ieri in Comune e al quale hanno partecipato l’ assessore regionale, Giovanni Romano, quello provinciale, Giuseppe Caliendo e quello comunale, Paolo Giacomelli, i vertici di Asia, Daniele Fortini e Claudio Cicatiello, l’amministratore unico della Sapna, il prefetto Corrado Catenacci, i rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil e Fiadel. Lo sciopero, per il momento, sembra scongiurato, anche perché è stato istituito il tavolo tecnico più volte sollecitato. I sindacati chiedevano all’amministrazione di fermare la costituzione di Asia 2, la società che dovrebbe occuparsi dello spazzamento scorporandosi dalla società «madre». Da Provincia e Regione aspettavano, invece, un piano complessivo che desse certezze sul futuro dei dipendenti. Al termine i rappresentanti dei lavoratori si sono dichiarati soddisfatti dell’atteggiamento di Regione e Provincia, ma hanno chiesto al Comune di rimettere in discussione la nascita dell’azienda di spazzamento peraltro già votata dal consiglio. «L’asssessore Romano - spiega Vittorio D’Albero della Fiadel - si è mostrato molto concreto. Ha annunciato di essere pronto a chiedere al governo di far accedere i Comuni, debitori di 470 milioni di euro nei confronti dei consorzi, a un mutuo presso la cassa depositi e prestiti: in questo modo potrebbero saldare i conti in sospeso». «Finalmente è partito il tavolo di confronto tecnico e politico che avevamo chiesto con lo scipero del 15 giugno», commenta Fabio Gigli della Uil. Mercoledì scorso c’era già stato un incontro che si era concluso con un nulla di fatto: Asìa 2 - per la cui nascita il Comune ha avviato la pratica alla Cassa depositi e prestiti per un mutuo di 35 milioni euro - dovrebbe rilevare il ramo di azienda dello spazzamento dalla casa madre e con esso circa 800 dipendenti. Ma il progetto non piace ai sindacati che lo hanno fortemente contestato. La soddisfazione per il piano presentato dall’assessore Romano già ai membri della commissione europea a Bruxelles nasce, invece, sostanzialmente dalle assicurazioni sul fronte dell’occupazione. Romano aveva già incontrato nel primo pomeriggio i sindacati autonomi e l’Ugl e oggi vedrà i confederali per proseguire un lavoro comune con un tavolo tecnico regionale che sarà convocato entro 15 giorni: l’impegno è quello di disegnare le fasi di passaggio dei lavoratori dei consorzi di bacino alle società provinciali. Impegno che è stato salutato con cauto ottimismo dal portavoce del cartello che fa capo al sindacato Azzurro, Vincenzo Guidotti, e dal segretario regionale della Filas, Domenico Merolla. E il commissario liquidatore del consorzio Gianfranco Tortorano ha spostato al 7 luglio l’incontro con i sindacati (doveva tenersi domani) per la comunicazione della pianta organica: tra Napoli e Caserta i tagli dovrebbero essere poco più di 400. Ma Romano, lo ha ribadito nella serie di incontri tenuti ieri, intende spingere sulla differenziata e realizzare nuovi impianti, primi tra tutti quelli di compostaggio. Non solo. Per ridurre la quantità di rifiuti da portare in discarica l’assessore pensa di riqualificare gli stir mettendo gli impianti in condizione di stabilizzare la frazione umida che perderebbe così 30% del peso e allungherebbe la vita delle discariche. In questo modo sarebbe possibile riassorbire gli esuberi nell’arco di ventiquattro mesi. Il problema centrale, lo ha ribadito più volte lo stesso assessore, resta, però, quello economico. Per realizzare il nuovo ciclo sono necessari nuovi fondi.

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