Discarica, scongiurato il blocco
Gettate le basi per scongiurare i licenziamenti dei tre dipendenti della Ibi impegnati presso la discarica di Savignano e il paventato sciopero dei lavoratori che bloccherebbe l’attività dell’impianto, con grossi problemi di ordine pubblico e rischio igienico sanitario. Nel vertice in Prefettura le parti hanno definito un percorso che dovrà essere formalizzato nel corso di un nuovo incontro, il prossimo primo luglio, ancora presso il palazzo di Governo. L'ipotesi prevede la revoca dei licenziamenti operati dalla società che si occupa della gestione dell'impianto di Pustarza e la collocazione dei tre lavoratori in cassa integrazione. Gli addetti dovrebbero - dopo la presentazione del piano industriale, prevista per i prossimi giorni - essere assorbiti dalla società provinciale di gestione per una diversa collocazione all'interno del ciclo integrato dei rifiuti. All’incontro - cui hanno preso parte i vertici della Ibi, l'amministratore di IrpiniAmbiente Francesco Russo, il sindaco di Savignano Oreste Ciasullo, il presidente della società Av2 ecosistema (che si occupa dei controlli ai compattatori in arrivo presso l'impianto di stoccaggio) Tobia Chieffo ed i rappresentanti deli sindacati - è emersa la possibilità che la società provinciale - prossimo soggetto responsabile dello sversatoio - possa riaffidare la gestione alla Ibi. «L'auspicio - evidenzia il responsabile del settore ambiente della Uil ,Michele Caso - è che si possa trovare una soluzione che non mortifichi nessuno e, soprattutto, non scarichi le difficoltà esclusivamente sui lavoratori». «Gli addetti - aggiunge il segretario generale della Uil Franco De Feo - potranno usufruire degli ammortizzatori sociali in attesa di essere riassorbiti in futuro da IrpiniAmbiente. Attendiamo la revoca dei licenziamenti per passare, poi, a sottoscrivere l'intesa».