L’ira della Iervolino sull’Asìa: «Sciopero? Serve responsabilità»
«Attenti all’effetto Pomigliano». Il sindaco Rosa Russo Iervolino avverte i lavoratori di Asìa. Un altro sciopero potrebbe compromettere diritti acquisiti e sconvolgere equilibri. La partita sui rifiuti nella sostanza entra nel vivo. Dopo il fallimento del tavolo di mercoledì e l’annunciata minaccia di un altro sciopero la prossima settimana, il sindaco cerca di correre ai ripari. Ma le parole della Iervolino sono piene di ira: «Gli scioperi si fanno sulle cose serie - spiega - un po’ di senso di responsabilità è necessario». L’appello è rivolto appunto ai lavoratori dell’Asia ancora sul piede di guerra per l’assenza di un piano di gestione dei rifiuti. I dipendenti dell’aziende di igiene urbana hanno sottolineato con forza l’esigenza di un piano rifiuti oppure ci sarà un nuovo sciopero della raccolta. La Iervolino insiste su un concetto: «A forza di dire ”oppure” ci ridurremo a tante Pomigliano». Il sindaco non pensa tuttavia a eventuali precettazioni: «Il diritto a scioperare - precisa - per me è sacrosanto. Ma dalla riunione a Palazzo San Giacomo con gli assessori al Bilancio Michele Saggese e alla Nettezza Urbana Paolo Giacomelli so che non c’è stata spaccatura con i sindacati. Spero per questo che la parola sciopero diventi evanescente per i rifiuti a Napoli». In caso di sciopero però, la Iervolino non chiederebbe la precettazione dei dipendenti Asìa. Il sindaco lo dichiara facendo sfoggio anche di una certa ironia: «Non sono Melchiorre secondo me con i lavoratori ci si parla, si dialoga». Melchiorre naturalmente sta per Marchionne l’amministratore delegato della Fiat. Il sindaco ha storpiato il nome. Chissà se lo ha fatto per ironizzare sulla vicenda oppure per fare il verso a Luigi Cesaro presidente della Provincia visto che anche lui ha storpiato il nome del manager facendolo diventare quello di uno dei re Magi. Vicenda difficile da sbrogliare, i sindacati non sono convinti della nascita di Asìa 2 che rileverebbe il ramo dello spazzamento da Asìa per 27-28 milioni. E nemmeno del travaso dalla casa madre ad Asìa 2 di 800 dipendenti che dovrebbero dedicarsi appunto solo allo spazzamento. «Napoli non è in grado di confrontarsi con una nuova emergenza rifiuti. Un altro disastro ambientale per l’economia e l’immagine della città sarebbe letale» è l’appello del coordinatore vicario del Pdl napoletano, Maurizio Iapicca. «L’annunciato sciopero va scongiurato con ogni mezzo. Un ingiustificato stop alla raccolta servirebbe solo a rovinare i bilanci di un’economia che definire fragile appare un mero eufemismo»