Rifiuti, Romano: "Dipendenti al sicuro"
Impianto di compost in città
Avviata al Consorzio di Bacino, la discussione circa il futuro dei 53 lavoratori distaccati presso Salerno Pulita, poi l’incontro è continuato nella sala giunta della Provincia alla presenza di Giovanni Romano che, in veste di consigliere politico del presidente Cirielli, ha risposto al classico "che fine facciamo?" rivoltogli da una dipendente: «Siete lavoratori del Consorzio e lì resterete: il Consorzio ha negoziato con il Comune la gestione di alcuni pezzi del servizio che voi effettuerete. Nel Consorzio siete più tutelati: oggi nessuno sa che fine farà Salerno Pulita visti i conti del Comune. Il motivo dell'accordo? In verità non eravamo pienamente convinti di avere ragione». Affiancato dai quattro commissari liquidatori dei Consorzi, dal liquidatore di Gesco (Morriello) e da quello di Ecoambiente (Celano) si rivolge a Cgil, Cisl, Uil e Fiadel: «Il ciclo integrato impiega 1.141 addetti tra Consorzi e società da essi partecipate. La prima proiezione industriale indica 91 esuberi che ricollocheremo così: 11 lavoratori nell'impianto di compostaggio da 20 mila tonnellate allestito presso lo Stir di Battipaglia e gestito dalla Provincia; 15 nell'impianto di compostaggio di Salerno, 15 in quello di Eboli, 5 in quello di Vallo della Lucania, 5 nell'impianto di compostaggio da 22 mila tonnellate di Sardone costruito utilizzando 27 biocontainer, 5 nell'impianto di biostabilizzazione interno allo Stir di Battipaglia, 35 nel termovalorizzatore di Salerno. I tempi saranno gestiti attraverso il ricorso alla cassa integrazione straordinaria negoziata con il sottosegretario Viespoli». Termovalorizzatore. «Con il Comune di Salerno abbiamo faticosamente trovato una intesa per la sua costruzione che si realizzerà a 3 anni dalla pubblicazione del bando di gara. Nei prossimi 15 giorni la formalizzeremo coinvolgendo la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Senza neanche una discarica attiva Salerno è stata finora salvata dallo sversatoio di Savignano Irpino». Nella trattativa con De Luca, Romano ha fatto rientrare anche la «costruzione dell'impianto di compostaggio nel capoluogo» mentre ha ceduto «la gestione dei servizi di raccolta e spezzamento oggetto di una possibile ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2011». Comuni. «I 551 Comuni campani sono indebitati per 330 milioni verso le unità stralcio e 400 milioni verso i Consorzi. In provincia è clamoroso il caso di Calvanico: mille abitanti, 1 milione di debiti. Non sta meglio San Marzano sul Sarno mentre Salerno deve 4.2 milioni. Comuni indebitati ma furbi: abbiamo bloccato bandi dai gara fatti apposta per estromettere i lavoratori del Consorzio ed inserirne altri, magari interinali o di più comoda provenienza. Quello del Comune di Vietri sta per essere impugnato dal Consorzio davanti al Tar». Sa/3. «Tutti gli atti emessi dopo l'8 aprile firmati dal duo dirigenziale Esposito-Zambrotti e relativi al ramo industriale dei rifiuti sono nulli. Enrico Zambrotti è stato scorretto nei miei riguardi ed io troppo signore nei suoi: con il presidente Cirielli gli abbiamo chiesto documentazioni mai fornite. Grazie all'opera del commissario Giovanni Graziano sappiamo che, senza che manco i sindacati avessero mai sollevato dubbi, le competenze che la legge attribuisce ai Consorzi furono lì affidate a società preesistenti che si occupavano di tutt'altro: dalla gestione di piscine alle pizzerie. Oggi nel ramo-rifiuti il Consorzio Sa 3 conta 21 esuberi». Romano chiede «opera di formazione, rifunzionalizzazione» e l'accettazione del principio di «mobilità territoriale in ambito provinciale». Picarone. «Salerno Pulita non avrebbe alcuna difficoltà ad assumere i lavoratori attualmente distaccati dal Consorzio. Urge piano industriale per gli interinali». Confermato che «nei prossimi giorni ci incontreremo per definire le modalità di attuazione delle decisioni maturate a livello politico» parla apertamente di «buon senso» nell'adozione di scelte «razionali nel lasciare al Comune il servizio di raccolta differenziata» ipotizzando per la società provinciale «competenze sovracomunali».
Tra le condizioni inserite dal Comune nel patto siglato con la Provincia c'è il proseguimento della raccolta differenziata in capo a Salerno Pulita. Depotenziato nelle sue ambizioni, il Consorzio di Bacino ha comunicato ieri mattina alle quattro principali sigle sindacali i particolari dell'intesa. In via Roma il Commissario liquidatore Giuseppe Corona ha ricevuto Leonardo Tortora (Cgil), Gennario Scarano (Uil Trasporti), Antonio De Michele (Cisl) e Giovanni Pascale (Ugl). Alla presenza di Carmela Conte e Espedito Santonicola (Rsa) Corona ha riferito che il Comune «chiede la raccolta differenziata in capo alla Salerno Pulita fino al 31 dicembre 2010 proponendo al Consorzio il prosieguo del distacco di 53 lavoratori fino a quella data o, in alternativa, l'assunzione degli stessi nella Spa. Inoltre offre al Consorzio lavori da gestire con 12 unità per servizi inerenti le campane di vetro e le micro discariche». Cgil e Cisl hanno accettato l'ipotesi di prolungamento dell'impiego in Salerno Pulita dei lavoratori loro iscritti ma non il cambio di assunzione «data l'incertezza e la non chiara situazione legislativa attuale» dicono Tortora e De Michele. Posizione intransigente, invece, della Uil: «Continuare con il distacco - spiega Scarano - significa lasciare questi 53 lavoratori nella categoria degli esuberi»