Acquistati altri 2500 cassonetti una gara da un milione di euro

L'azienda deve rimpiazzare i contenitori spariti o distrutti
L'inchiesta della procura
24 giugno 2010 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino

Un milione di euro per 2500 cassonetti da 1100 litri, Asìa sta per assegnare la gara per la fornitura dei cassonetti della spazzatura depredati, sfregiati e distrutti non solo per effetto della crisi ma anche - almeno questa è la tesi della Procura - per oscuri traffici. Denunce firmate dall’Asìa, girate agli organi di polizia giudiziaria e raccolte in un solo fascicolo dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Inchiesta col silenziatore che prende spunto da un dato: qualcuno ha fatto sparire centinaia di cassonetti della spazzatura (campane della differenziata comprese) per creare nuovi indotti economici, per gonfiare ad arte la filiera di subappalti in materia di rifornimenti. Il danno per Asìa e quindi per il Comune e i napoletani comincia a delinearsi proprio alla luce del milione di euro che l’azienda per l’igiene urbana dovrà tirare fuori per riempire i sui magazzini di cassonetti. Da quanto tempo va avanti la sparizione? Chi opera in questa direzione? Tutte domande alle quali gli investigatori vorrebbero dare presto una risposta. Certo comincia a profilarsi con concretezza l’entità del business e non è di poco conto. Indagano i carabinieri, fascicolo alla Dda di Napoli. Il fenomeno riguarda tutta la città, con dei picchi in due momenti: prima parte di gennaio; metà aprile. L’area occidentale è quella orientale le più bersagliate. A leggere le segnalazioni dell’azienda municipale si parla di «asportazioni», incendi e danneggiamenti. Operazioni fatte con sistematicità. Danneggiamenti ad arte sfruttando la crisi perenne dei rifiuti. Cosa significa? Rompere un cassonetto in periodo di emergenza significa in qualche modo spostare l’attenzione su chi - sbagliando - quando la spazzatura è in strada se la prende appunto con i contenitori per la spazzatura vandalizzandoli rendendoli inutilizzabili. Resta aperta la questione - tuttavia - della sparizione di centinaia di cassonetti dalle strade senza che nessuno se ne accorga. Quanto basta a sostenere l’ipotesi di una regia organizzata. Chi ci guadagna? Risposta semplice: l’attenzione è sul ciclo di approvvigionamento dei cassonetti ma anche dei servizi dati in subappalto in periodi in cui non c’era alcuna emergenza o intoppo nella raccolta dell’immondizia in strada. Quante sono le ditte che intervengono a raccogliere la spazzatura che si ammassa in strada? Quali sono i contratti che legano ditte private al Comune in materia di raccolta quotidiana? Queste le domande alla base dell’inchiesta.

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