L’inquinamento

Schiuma sul mare di Capri, l'allarme dei Vip

Riaprono le ville con panorami mozzafiato e scatta la protesta: così l'isola perde la sua principale ricchezza
24 giugno 2010 - Annamaria Boniello
Fonte: Il Mattino

Capri. Salvate il mare: il grido d'allarme sullo stato di salute in cui versa il mare che circonda l'isola azzurra viene lanciato dal gotha dei vacanzieri del jet-set internazionale, che sull'isola vivono non solo i giorni di vacanza ma dimorano in ville con panorami mozzafiato. Rocco Barocco, lo stilista delle dive; Paolo Fiorillo, il manager della moda, e Dino Trappetti, pluripremiato Oscar, patron della sartoria Tirelli sono solo alcuni dei vip che hanno lanciato l’allarme alla comparsa delle prime chiazze bianche sull’acqua. Il mare di Capri comincia a destare preoccupazioni, e non solo nei palazzi municipali e provinciali, ma anche fra i protagonisti del jet-set internazionale, proprietari di seconde case o ville, sparse nei vari punti dell'isola. Il mare è una delle più importanti ricchezze che l'isola possiede, grazie a fondali e flora marina paragonabili a quelle dei mari caraibici, che purtroppo vengono sempre più deturpati da scie melmose e biancastre, da chiazze di dubbia natura, sacchetti di plastica che galleggiano a pelo d'acqua, insieme con gli scarichi di sentina e rifiuti lanciati a mare da diportisti maleducati. E proprio contro questi si scaglia con veemenza Rocco Barocco, con villa a picco sui Faraglioni ad Occhio Marino e che ama solcare l'isola sul caratteristico gozzo in legno e che attacca «oltre al buono e cattivo funzionamento dei depuratori, il cui controllo deve essere demandato alle autorità preposte, Regione, Provincia e Comune, ogni anno aumenta sempre più la maleducazione dei proprietari di barche che utilizzano il mare come se fosse una pattumiera. Spesso dall'alto del belvedere della mia villa noto che le barche ormeggiate scaricano a mare di tutto. È un'indecenza alla quale bisognerebbe mettere un freno, forse istituendo una polizia municipale del mare. Agenti dotati con moto d'acqua che possono colpire con multe salatissime chi insozza ed inquina uno dei mari più belli del mondo». L'allarme che arriva da Paolo Fiorillo, imprenditore napoletano di Tod's e Della Valle, allarga il raggio sulle critiche. «Il mare è sempre stato sporco ed depuratori della Campania, e di riflesso anche quello di Capri, non funzionano o funzionano male da sempre, solo che prima le condizione atmosferiche erano diverse. C'era il mistral, lo spazzino naturale, che soffiava nelle prime ore del giorno spingendo al largo con il gioco delle correnti tutto ciò che arrivava a riva o galleggiava a pelo d'acqua. Oggi lo scirocco, che ha preso il posto del maestrale, effettua l'azione opposta ed il mare stagnante produce i guasti che sono sotto gli occhi di tutti». Una voce fuori dal coro arriva da Dino Trappetti, che dalla villa Il Canile sul promontorio del Pizzolungo si è trasferito nel cuore della Capri del '600, una scelta pensata per vivere più profondamente la vera vita caprese la sua difesa del mare dall'attacco dell'inquinamento va in senso moderno e tecnologico : "Ci vorrebbero tanti depuratori, ed ovviamente funzionanti. Il mondo globale ha portato l'uomo ad essere sempre più maleducato e non tener conto della natura, per cui è la tecnologia che deve essere utilizzata in suo soccorso. L'uomo produce sporcizia ed è incurante delle conseguenze che possono accadere, vedi infatti nel caso della tragedia del Golfo del Messico». ©

Powered by PhPeace 2.6.4