Differenziata: il consorzio ricorre al Tar

Raccolta e debiti: niente accordo, dopo la proroga con Comune e mista
21 giugno 2010 - Francesco D’Ambrosio
Fonte: Il Mattino Salerno

È scaduta la proroga di 15 giorni del vecchio rapporto esistente tra Consorzio di bacino Salerno 2, Comune di Salerno e Salerno Pulita. Subito il commissario Giuseppe Corona ed il presidente di Ecoambiente Roberto Celano hanno indirizzato una diffida al Comune ed a Salerno Pulita per ottenere il formale riconoscimento in capo al Consorzio delle competenze in materia di raccolta differenziata. Nelle prossime ore sarà inoltrato conseguente ricorso al Tar finalizzato alla nomina di un commissario ad acta che, nelle loro intenzioni, dovrà imporre al Comune di firmare la convenzione con il Consorzio gestore. Finché il Tar non si pronuncerà il servizio di raccolta differenziata continuerà secondo le attuali modalità. La proroga, accordata da Corona «al fine di trovare una soluzione condivisa nel rispetto della legge», aveva prodotto un incontro: sollecitati dall'assessore Romano (che intanto si era incontrato con il sindaco De Luca) sette giorni fa Corona e Picarone si erano accomodati allo stesso tavolo. Restando loro ancorati sulle rispettive posizioni, la seduta fu però quasi subito sciolta: leggi alla mano, il commissario chiedeva che le competenze in materia di raccolta differenziata venissero riconosciute al Consorzio; l'assessore che venissero rispettati il lavoro fino ad allora svolto da Salerno Pulita ed i risultati raggiunti attraverso la prosecuzione dei contratti in essere fino al termine dell'anno. Di mezzo il destino dei 49 lavoratori del Consorzio distaccati presso Salerno Pulita e quello di circa 150 di interinali, di cui Picarone dice: «Anche grazie al loro fondamentale apporto abbiamo ottenuto il primato di differenziata: gente dal bassissimo indice di assenteismo che non 'taglieremo'». Esuberi alla mano, con circa 250 dipendenti interni, il Consorzio si dice pronto a realizzare lo stesso servizio in città unitamente alla prosecuzione della gestione dell'impianto di Sardone, delle isole ecologiche e della raccolta vetro. Per questo non ha accettato la controproposta del Comune strutturata sulla possibilità offerta di gestire le micro discariche occasionali ed altri servizi integrativi, né c'è stato accordo su una proporzionata ripartizione delle zone urbane da coprire. Fuori dai confini cittadini il Consorzio ha di recente ottenuto commesse dai Comuni di Pontecagnano Faiano e Praiano mentre sono in itinere quelle di Roscigno e Minori. Al di là delle interpretazioni normative (su cui i pronuncerà il Tar) il Comune teme che, analizzate le cifre relative agli esuberi interni agli altri Consorzi campani, se il servizio fosse affidato al Salerno 2, in città sarebbero dirottati lavoratori dal napoletano e casertano. Sul tavolo è poi finito il debito del Comune nei confronti del Consorzio ammontante secondo il Commissario a 4 milioni e 35 mila euro, a 2.5 milioni per l'assessore "previo ulteriori verifiche". Il Comune si è impegnato a versare una prima tranche da 700 mila (somma con la quale Corona provvederà al pagamento degli stipendi) e ad organizzare un piano di rientro per la restante parte.

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