Chiesa assediata dagli ingombranti e i ragazzi s’improvvisano netturbini
Inutili gli appelli ai cittadini, inutili gli ammonimenti: da mesi davanti alla chiesa di San Gaetano continuano ad accumularsi rifiuti di ogni genere, ingombranti soprattutto. E così ieri un gruppo di ragazzi tra gli 11 e i 21 anni, guidati dal gesuita padre Virginio, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di intervenire perché, come spiega il rettore di San Gaetano padre Carmine Mazza, «voler bene alla propria città è un atto di carità». Ma i napoletani evidentemente lo hanno dimenticato da tempo: perché quelli accumulati davanti alla basilica, meta tra l’altro di turisti che arrivano da tutto il mondo, non sono solo i rifiuti restati in strada in seguito allo sciopero dei lavoratori del settore ambientale. Tutt’altro: «Nei pressi del nostro cancello vengono a depositare di tutto – spiega don Carmine – dagli apparecchi televisivi ai servizi igienici dismessi». Ma sempre nel centro storico, nella basilica di San Paolo, proprio in questi giorni un altro sacerdote, padre Virginio, ha organizzato un campo scuola e venerdì stava accompagnando i ragazzi impegnati in un’esperienza di preghiera e di carità, dalle suore di madre Teresa di Calcutta. «Passando davanti alla basilica e al monumento hanno notato una montagna di rifiuti. Così hanno deciso di venire a demolirla». I giovani hanno lavorato ieri per l’intera mattinata: hanno tolto le erbacce dal monumento e dall’aiuola che li circonda e li hanno depositati nel cassonetto, hanno spostato televisori e rottami di ogni genere che qualche vandalo aveva depositato in uno dei posti più belli del mondo. Toccherà ora all’Asia prelevarli. «Succede che la gente si disfi di qualunque cosa buttandola per la strada – spiega padre Carmine – qualche giorno fa ci siamo trovati calcinacci e detriti di ogni genere. Qualcuno aveva fatto i lavori in casa e aveva utilizzato il cancello della chiesa come deposito. Ormai è diventata un’abitudine: quando gli ingombranti vengono lasciati nei pressi del cassonetto i netturbini li spostano per portare via i sacchetti e ora i cittadini li mettono direttamente vicino alla basilica. Eppure ho spiegato tante volte che chiamare l’Asia è semplice e non costa nulla». Quella contro i vandali dei rifiuti è una battaglia dura: qualche giorno fa, subito dopo lo sciopero, una montagna di spazzatura si era concentrata per le strade di Secondigliano e davanti alle chiese dei santissimi Cosma e Damiano: in quel caso sono scesi in campo i volontari del comitato salvaperiferie che hanno raccontato: «In diverse strade dei quartieri di Scampia e Secondigliano le montagne di spazzatura stanno creando seri problemi perfino alla circolazione, e i residenti sono stati costretti a rimuovere i sacchetti con le proprie mani per consentire il passaggio delle auto e dei mezzi pubblici». Loro stessi hanno dato una mano per sgomberare il passaggio.