Sorrento, una scia di schiuma davanti al porto
Il Sindaco: "Attivati tutti i controlli"
SORRENTO. Il mare blu della costiera? Un miraggio. Almeno per le centinaia di turisti sbarcati da aliscafi e traghetti l’altro pomeriggio al porto di Marina Piccola. Acque di colore verde, chiazze schiumose e maleodoranti, particelle di rifiuti solidi in superficie. A rendere ancora più desolante la spettacolo, migliaia di cefali a pasturare nelle acque torbide in prossimità delle banchine. Questo il biglietto di benvenuto per chi tornava a Sorrento dopo le escursioni a Capri, Napoli ed Ischia. Sul posto i volontari della locale sezione del Wwf, che documentano l’episodio il un articolato dossier e chiedono l’intervento della capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e della procura della repubblica di Torre Annunziata. «Transitando nei pressi del pontile degli aliscafi - spiegano gli ambientalisti - abbiamo percepito un odore pungente e inconfondibile proveniente da sotto la banchina in un punto dove le sostanze, facilmente identificabili come reflui fognari, erano addensate e concentrate indipendentemente dalla corrente e dai venti. Scarichi analoghi si osservano con una certa continuità da anni e ci appare assurdo che ancora non si riesca a venirne a capo». «Siamo monitorando la qualità dell'acqua – interviene il sindaco Giuseppe Cuomo - e ribadiamo che nonostante la balneabilità vi è un evidente problema di schiuma derivante dal movimento dei mezzi veloci delle compagnie di navigazione. Problema che si è aggravato con le correnti di questo periodo che non agevolano il loro deflusso». Nonostante la stagione turistica sia appena iniziata, infatti, sono numerose le segnalazioni giunte da cittadini e da turisti che si lamentano della qualità del mare e dell’essere costretti a farsi il bagno in acque sporche con temuti rischi igienico-sanitari. Diverse anche le denunce per i miasmi provenienti dalle aree che ospitano i depuratori, tra Sorrento e Massa Lubrense. «Chi si è tuffato in mare in questi giorni è stato costretto a fare la gimkana tra rifiuti e schiuma - denuncia Claudio D’Esposito, presidente Wwf penisola sorrentina - è auspicabile che in situazioni così palesemente evidenti le amministrazioni comunali e gli enti preposti si adoperino con urgenza ad effettuare seri e capillari controlli per individuare i responsabili degli sversamenti fuorilegge e tutelare la salute dei cittadini che inconsapevolmente si bagnano in acque non più pulite».