La discarica non c’è: «Vietato pulire canali e caditoie»

Il Comune scrive all'ufficio fognature "Non sappiamo dove gettare il materiale che si è accumulato"
19 giugno 2010 - Paolo Barbuto
Fonte: Il Mattino

«È vietato pulire le caditoie e i canali fognari raccogliendo il materiale che si è accumulato perché non sappiamo dove andare a gettarlo», firmato Comune di Napoli. La lettera è partita dal servizio fognature e impianti idrici della quarta direzione centrale di Palazzo San Giacomo ed è stata indirizzata agli assessori all’ambiente, all’igiene e alla mobilità oltre che ai responsabili delle municipalità che avrebbero dovuto occuparsi della prevista pulizia. Si tratta di una operazione determinante per evitare problemi futuri. La pulizia di caditoie e canali di scolo, realizzata ad inizio estate, impedisce che le prime piogge intense di fine agosto e di settembre allaghino la città. L’esperimento è stato già provato e ha mostrato ottimi risultati. Solo che quest’anno, per il momento, non si può realizzare. Il problema, spiega il dirigente del servizio fognature nella lettera datata dieci giugno, è legato alla difficoltà nel reperire una discarica che possa ufficialmente accogliere il materiale recuperato all’imboccatura degli scarichi fognari; così mentre si «proibisce nel modo più assoluto» di utilizzare i mezzi di spurgo, viene suggerito ai responsabili del servizio di fare pulizia «mediante insufflazione di getto d’acqua a pressione». Insomma, invece di raccogliere la roba che blocca le fogne, il Comune suggerisce di «sparare» quel materiale con getti d’acqua: «Così otterremo il risultato opposto - spiega Alberto Boccalatte, assessore Udc della prima municipalità - perché si andranno a creare blocchi compatti che impediranno definitivamente il passaggio dell’acqua nelle caditoie». È stato proprio Boccalatte a lanciare l’allarme dopo aver ricevuto la comunicazione ufficiale da palazzo San Giacomo. Stava predisponendo le attività di ordinaria manutenzione per affrontare al meglio l’estate e prevenire gli allagamenti della inevitabili grandi piogge che arriveranno «e ho scoperto che dovevamo fermarci perché l’Amministrazione centrale non sa dove andare a gettare il materiale prelevato - dice allargando le braccia. Pensavo che il limite fosse stato raggiunto a gennaio quando ci imposero di tenere in garage i mezzi del servizio fognature perchè non era stata rinnovata l’assicurazione. Ma sono costretto ad ammettere che al peggio non c’è mai fine con questa amministrazione». Vietato raccogliere le schifezze che intasano caditoie e fognature, dunque. E il Comune fa sul serio arrivando esplicitamente alla minaccia di denuncia: «Si comunica che nel caso in cui si venga a avere notizie di violazioni alla presente disposizione - il burocratese del testo è originale, senza manomissioni - verranno attivate a carico dei responsabili delle strutture e dei diretti interessati le procedure disciplinari del caso, e ove ne ricorrano le circostanze inoltrata denuncia all’autorità penale competente». L’avviso è lanciato, dunque: vietato ripulire, al massimo una bella spruzzata d’acqua. E chi porta via il pattume che blocca le fogne andrà a rendere conto in tribunale.

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