Ingombranti, il Comune corre ai ripari

7 dicembre 2009 - Patrizia Capua
Fonte: Repubblica Napoli

Il Comune, sotto accusa per le discariche abusive di materiali ingombranti nelle strade, corre ai ripari annunciando l´apertura di nuove isole ecologiche. E richiama le forze dell´ordine ad un più puntuale controllo del territorio. «Da via Cavalleggeri a Fuorigrotta, dove in questi giorni sono state abbandonate montagne di vecchi televisori, passando per Pianura, Ponticelli, le aree periferiche, Napoli è un immenso sversatoio a cielo aperto di rifiuti, sia quelli speciali non pericolosi che tossici e nocivi». La denuncia di una cittadina, Ermelinda De Palma, avvocato, ha riacceso i riflettori sull´emergenza.
«Il rischio è il danno ambientale», dice l´assessore all´Igiene, Paolo Giacomelli, «per evitarlo occorrono vigilanza e controllo del territorio più incisivi, che spettano alle forze dell´ordine. Occorre un raccordo per bloccare queste discariche abusive – continua – dove sversano oltre ai singoli cittadini, persone che lavorano al nero, soprattutto nel settore edile. La legge prevede pene molto dure per questi reati». Chi vuole liberarsi di rifiuti tossici e nocivi è tenuto a specificare il tipo di materiale. «Ma in troppi», dice Giacomelli, «trovano conveniente sversare per strada, ma questo è reato penale. L´accusa è procurato danno ambientale, si rischia il carcere».
Tocca a Daniele Fortini, amministratore delegato di Asìa, raccontare in che tempi verrà recuperato il materiale abbandonato. «Si interverrà al più presto: il materiale deve essere selezionato, separato dai rifiuti organici, bisogna capire se c´è amianto o altre sostanze nocive o tossiche. Se si tratta di rifiuti speciali, come amianto, solventi, barattoli di vernice, collanti, formaldeide, prodotti di attività artigianali, dobbiamo comunicare il fenomeno alle autorità, per prima l´Arpac, altrimenti rischiamo sanzioni». Ma la bonifica ha un prezzo. Giacomelli avverte: «Sono costi rilevanti che ricadono sulla collettività: se la rimozione di rifiuti urbani costa 220 euro a tonnellata, per l´operazione ingombranti si arriva fino a mille euro per tonnellata».
Insomma, il piano c´è: contro le discariche ci saranno più servizi e isole ecologiche dove sversare apparecchiature elettroniche, dai frigoriferi alle stampanti, monitor dei computer, forno a microonde. Ma Fortini insiste: «Dobbiamo azionare più leve, offrire più servizi ai cittadini». Accanto alle isole ecologiche già attive di via Saverio Gatto, via de Roberto a Ponticelli, e viale della Maddalena, il Comune ne aprirà altre due nei primi mesi del 2010. Al 30 novembre, sono stati 102 mila gli interventi di prelievo gratuito: «Un napoletano su 10 ha chiamato Asìa», spiega Fortini, «che offre un servizio gratuito».

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