Rifiuti, fondi bloccati dall´Ue la Regione va a Bruxelles
La Regione al banco della Commissione europea per cercare di salvare i fondi (circa 500 milioni), bloccati dalla procedura di infrazione avviata dall´Ue. Convocato per oggi a Bruxelles l´assessore regionale all´Ambiente, Giovanni Romano. La Commissione ha bollato gli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti come «inadeguati» e con «grossi rischi per la salute e per l´ambiente». Intanto, ieri, nel chiostro di Santa Maria la Nova c´è stata una tavola rotonda sui rifiuti. Hanno partecipato Monica Frassoni, presidente del Partito verde europeo, Margharete Auken, membro della commissione in visita in Campania lo scorso aprile e Luigi De Magistris. «La delegazione della commissione europea – spiega la Frassoni – da un lato ha constatato il fallimento della gestione commissariale e dall´altro l´esclusione dei cittadini e la violazione delle norme di trasparenza». Il rapporto verrà presentato il 15 luglio e votato a settembre. «I fondi non saranno sbloccati – conclude la Frassoni – finché la Campania non presenterà un piano chiaro e la garanzia che vengano realizzate le strutture». Dal canto loro gli esponenti del presidio di Chiaiano e dei comitati di Terzigno, hanno proposto un piano alternativo: «La trasformazione degli Stir in impianti di trattamenti a freddo – spiega Antonio Musella – la costruzione di siti di compostaggio e raccolta differenziata porta a porta su larga scala». Intanto l´assessore Romano scrive anche al ministro Maroni «per destinare i proventi dei beni confiscati alla camorra a un fondo per l´ambiente».