Chiaiano, prima della bonifica 450mila tonnellate da sversare
Duecentocinquantamila tonnellate di rifiuti già inghiottite a Chiaiano e 450mila ancora da sversare. La discarica dovrebbe essere esaurita nell'arco di meno di due anni e nel frattempo continuerà ad assorbire circa 800 tonnellate al giorno. Nel sito, che è gestito dalla Ibi, arrivano quasi esclusivamente i rifiuti di Napoli che finiscono anche a Terzigno. L'apertura della cava, che è stata requisita all'arciconfraternita dei Pellegrini, ha permesso all'Asìa di evitare viaggi per tutta la regione: prima doveva mandare i camion a Sant'Arcangelo Trimonte, nel beneventano. All'apertura della cava di cupa del Cane si è arrivati nel gennaio del 2009 dopo una lunga serie di proteste da parte dei comitati che si sono costituiti in zona e dei sindaci di Marano e di Mugnano. Proteste, cortei, manifestazioni non sono servite a evitare l'apertura della discarica. Né sono riusciti a bloccare i lavori i raid teppistici che pure si sono visti prima del via. Ma le proteste dei cittadini continuano, soprattutto a causa del cattivo odore che molti abitanti delle zone circostanti continuano a lamentare. Nei giorni scorsi i rappresentanti dei comitati sono stati ricevuti dal presidente della Povincia Luigi Cesaro e dell'assessore all'ambiente Giuseppe Caliendo. «Ci hanno chiesto di fare un sopralluogo pensando che potessimo avere visioni diverse tra Chiaiano e Terzigno – spiega Caliendo - perciò andremo a visitare anche quella cava anche se per il momento non sono stati evidenziati particolari problemi. Nei prossimi giorni concorderemo la data del sopralluogo con il generale Morelli, speriamo di fissarla per la prossima settimana. Bisogna però ricordare che le discariche anche in presenza di un ciclo virtuoso, e quello della Campania non lo è, sono previste in tutto il mondo perché esiste sempre una piccola quantità di rifiuti non recuperabili». L'intera zona dovrebbe poi essere sottoposta a bonifica e a riqualificazione: nel 2008 la Regione ha stanziato 35 milioni di fondi europei per realizzare la selva di Chiaiano, un'area verde che si estende per 2.215 ettari, con una superficie pari a un quinto dell'intero territorio comunale. Il progetto prevede anche la realizzazione di un trenino elettrico che attraversi il parco, il restyling delle stazioni della metropolitana, il recupero ambientale e il riuso delle cave dismesse.