Termovalorizzatore a Salerno tavolo aperto con la Regione
«Prendiamo atto della disponibilità offerta dal Comune di Salerno rispetto al termovalorizzatore, ma precisiamo che ai sensi dell'attuale legge 26 l'impianto di Salerno, che comunque si farà, non potrà superare le 300mila tonnellate annue e che le competenze sull'impiantistica del secondo segmento del Ciclo sono in capo alle Province». L’assessore regionale all'Ambiente Giovanni Romano risponde a quanto dichiarato ieri in Consiglio regionale dal sindaco Vincenzo De Luca, il quale ha chiesto Chiede che al Comune di Salerno sia «demandata la responsabilità per mandare in gara l'impianto sulla base di un progetto di finanza». «Siamo però pronti - ha assicurato Romano - a guidare un percorso di condivisione delle responsabilità che veda Regione, Provincia e Comune impegnati a ricercare un percorso condiviso in cui tutti, in un confronto reale, possano avere adeguate garanzie nel pieno rispetto del quadro normativo vigente. Registriamo la disponibilità del sindaco come un positivo punto di partenza e ci attiveremo da subito per raggiungere in tempi rapidi l'intesa che dovrà portare a bandire la gara per la realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione di Salerno». De Luca ha annunciato in consiglio di essere pronto «per andare in gara per un impianto da 400mila tonnellate l'anno. Mi pare un delitto - ha affermato - essere pronti e restare fermi». Poi ha aggiunto: «Stiamo aspettando che i rifiuti tornino ai primi piani dei palazzi? È stato approvato un emendamento che prevede un meccanismo di flessibilità al di là delle società provinciali, carrozzoni che prima si sciolgono meglio è. Facciamolo e cominciamo a scaricarci dai problemi - ha concluso - perchè oggi siamo in questa situazione: le società provinciali fissano le nuove tariffe, i comuni aprono il contenzioso perchè lo fanno senza aver predisposto un piano industriale».