Raid, sit-in e cassonetti rivesciati: turisti in fuga
Con inusitato e insospettabile tempismo, la rivolta contro l’emergenza rifiuti scatta subito. Fin dal primo giorno con i cassonetti pieni la città già non ne può più e si ribella: alle manifestazioni ufficiali di protesta con corteo, si sono aggiunte estemporanee forme violente di contestazione, fatte di cassonetti rovesciati in strada e di pattume disseminato ovunque. E nella città che sta cercando di rinascere al turismo, proprio i turisti sono stati i più sconvolti dalla vicenda. Quelli che hanno potuto, si sono allontanati dal centro storico e hanno cercato percorsi alternativi come la zona di San Martino. E proprio lì, ieri mattina, i vigili urbani sono intervenuti per sequestrare l’area demaniale che circonda Castel Sant’Elmo dove è stata scoperta una discarica abusiva. I segnali più intensi del grande caos, scoppiato all’improvviso nel primo giorno d’emergenza raccolta, sono arrivati dal Cavone. A metà mattinata in via Correra alcune persone sono scese in strada urlando che l’immondizia aveva raggiunto già le finestre dei piani bassi e la puzza era insormontabile. Alcuni cassonetti sono stati portati al centro della strada e rovesciati. Passaggio bloccato sia per le automobili che per i pedoni e lunghi momenti di tensione. Cassonetti stracolmi e immondizia anche lungo la strada, praticamente in tutta la città e, particolarmente, nel centro storico. La capacità di contenimento dei cassoni s’è esaurita in un lampo e i sacchetti di pattume sono rapidamente stati accatastati anche intorno e davanti alle zone di sversamento ufficiale. Così ieri mattina i turisti (finalmente tanti), che affollavano i decumani, si sono ritrovati a fare lo slalom tra i sacchetti. All’incrocio di via del Sole con il Policlinico, i cumuli erano alti quanto le auto parcheggiate; a via Monteoliveto metri e metri di marciapiede erano sepolti dall’immondizia; ai Tribunali lo slargo dei Gerolamini era completamente invaso; a via Duomo i cumuli erano più alti delle persone che cercavano di andare a visitare la cattedrale. L’allarme rifiuti, però, ieri non ha riguardato solo la mancata raccolta. Una nuova emergenza è stata individuata in uno dei luoghi simbolo della Napoli turistica, Castel Sant’Elmo. Già nei giorni scorsi c’erano stati interventi per denunciare lo smaltimento illecito di rifiuti da giardino nell’area verde che circonda l’antico maniero, ma ieri i vigili della sezione Vomero, tornati sul luogo, sono stati costretti a sequestrare l’area. Gli agenti Raiola e Pragliola, al comando del tenente Ciro Colimoro, durante un sopralluogo, hanno scoperto che la bonifica dell’area dai rovi che venivano accatastati e dati alle fiamme, aveva fatto riemergere una discarica di materiale pericoloso e ingombrante. Sotto al castel Sant’Elmo, davanti agli occhi dei turisti a caccia del panorama, stanno lentamente emergendo lavatrici, fusti di materiale combustibile, grossi pezzi di eternit, residui di lavori edili. E al di sotto di una vasta area che ancora non è stata bonificata, sono già stati individuati elettrodomestici a decine, copertoni e altri fusti contenenti materiale incerto. In quell’immenso giardino, che ospitava la casa del custode del castello, sono stati anche individuati almeno due abusi edilizi. L’area dove si trova il giardino trasformato in discarica, è stata immediatamente sequestrata dai vigili che, adesso, individueranno il responsabile diretto della gestione di quel luogo e procederanno. Sarà determinante, a questo punto, eseguire una totale bonifica per scoprire quanto altro materiale è stato nascosto dalla vegetazione. Da stamattina, però, la ditta che stava ripulendo il giardino e tagliando i rovi, andrà via; è destinata ad altri incarichi.