Nei Consorzi 91 addetti di troppo, saranno «spalmati» tra i vari settori d’intervento

Rifiuti, un piano per salvare i lavoratori in esubero

E Romano annucnia: entro Luglio a Battipaglia tutta l'immondizia di Salerno
16 giugno 2010 - Francesco D'Ambrosio
Fonte: Il Mattino Salerno

«91 lavoratori dei circa 1.200 assunti nei quattro Consorzi di bacino salernitani e nelle società partecipate risultano in esubero» ha detto ieri il presidente di Ecoambiente Salerno Roberto Celano dopo aver illustrato ai sindacati (ma non a Cgil, Cisl e Uil che hanno ottenuto di incontrare la Provincia in un tavolo separato) il piano provinciale di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Al Consorzio Salerno 2 risultano 35 lavoratori non collocabili, 22 al consorzio Salerno 1, diciannove al Sa 3 e quindici al Sa 4. Celano: «Con l'assessore Romano e le forze sindacali c'è convergenza sulla necessità di mantenere inalterati i livelli occupazionali». In che modo? Spiega: «Attraverso la complessiva spalmatura della forza lavoro sui quattro consorzi e sulle società partecipate al fine di coprire in house tutte le esigenze di servizio». In pratica si attuerà una sorta di mobilità interna che permetterà di ricollocare nella maniera più proficua ogni lavoratore. Il piano esclude il ricorso a rapporti di lavoro atipici: «Intendiamo così coprire le esigenze finora assegnate agli interinali». Basterà? Di certo Provincia e Regione stanno pianificando il rafforzamento dell'impiantistica nel salernitano: «I lavoratori saranno inoltre impegnati nei nuovi impianti di biocelle di Sardone, anaerobico di Salerno e Eboli, di biostabilizzazione presso lo Stir di Battipaglia e nell'ambito del termovalorizzatore di Salerno». Per gli ulteriori esuberi diventerebbe operativa l'intesa con il Ministero del Lavoro: «Per essi il sottosegretario Pasquale Viespoli - spiega Romano - si è detto disponibile a concedere la cassa integrazione in deroga purché le Province presentino un piano industriale provinciale dei rifiuti serio ed adeguato». Rifiuti a Battipaglia - Nel corso dell'incontro l'assessore Romano ha annunciato che entro la fine di luglio la produzione di rifiuti giornaliera in provincia di Salerno (750 tonnellate) potrà essere conferita interamente nello Stir di Battipaglia in cui è in via di realizzazione una seconda linea. «Sardone - ha detto - non tratterà più la trasferenza ma non chiuderà. Anzi, grazie ai 67 nuovi bio-containers concessi dal Commissario di Governo diventerà impianto di compostaggio con una capacità di trattamento di circa 20mila tonnellate di rifiuti organici». È stato specificato che l'impianto di compostaggio di Salerno tratterà 30mila tonnellate annue, Eboli 20mila, Vallo della Lucania 15mila e Polla 6mila. «Entro un anno l'intero ciclo del trattamento dell'organico per la provincia di Salerno dovrà raggiungere l'autonomia». Termovalorizzatore - Rifiutata la proposta avanzatagli nelle ultime ore di accordo sul termovalorizzatore in luogo di una non belligeranza sulla presidenza del Cstp, il presidente Cirielli attraverso Telecolore ha attaccato: «Da tre mesi la Provincia attende dal Comune la documentazione urbanistica, strumento essenziale per poter avviare le procedure necessarie per l'espletamento della gara. In due anni e mezzo De Luca non ha realizzato nulla, ora ci sta facendo perdere mesi importanti. Metterò al corrente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta dell'atteggiamento di boicottaggio adottato dall'amministrazione comunale. Sia chiaro che senza la costruzione di questa infrastruttura a Salerno si dovrà realizzare una discarica: i nostri rifiuti oggi vengono scaricati in quelle di Avellino e delle altre province. Realizzeremo un termovalorizzatore a misura delle nostre esigenze: sarà piccolo, da 200mila tonnellate annue e non il mostro da 600 mila ipotizzato dal sindaco». Tar - Domattina il Tar Salerno potrebbe decidere per l'incompetenza territoriale rispetto al giudizio a cui è stato chiamato dal ricorso presentato dal Comune contro la Provincia circa la legittimità e le attribuzioni nella costituzione della società Ecoambiente. Se così fosse ci sarebbe una sospensiva di trenta giorni necessaria per trasmettere il fascicolo al Tar Lazio.

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