Aversa

Nuovi aumenti per la Tarsu Slitta il bilancio

Il Pd accusa la giunta: l'incremento della tassa frutto della politica del Pdl
15 giugno 2010 - Ignazio Riccio
Fonte: Il Mattino Caserta

Aversa. Slitta di dieci giorni l’approvazione del Bilancio al Comune di Aversa. Il Consiglio comunale del prossimo 28 giugno, annunciato dal sindaco Domenico Ciaramella, è stato spostato per la prima decade di luglio. A provocare il rinvio della seduta consiliare, l’inatteso provvedimento dell’amministrazione provinciale di Caserta che, tra i suoi primi atti, ha aumentato il costo di smaltimento in discarica dei rifiuti solidi urbani. La scelta dell’esecutivo, guidato dal presidente Domenico Zinzi, ha costretto la giunta di Aversa a rideterminare la Tarsu per il 2010 e a rinviare la presentazione del Bilancio in Consiglio comunale che, a questo punto, avverrà oltre il termine ultimo del 30 giugno, fissato dalla legge. «Come noi dell’opposizione avevamo denunciato – afferma il segretario cittadino del Pd, Mariano D’Amore – le trionfalistiche dichiarazioni del primo cittadino, sulla riduzione della tassa sui rifiuti, erano solo propaganda. Ciaramella è stato smentito dall’amministrazione provinciale di centrodestra e ha dovuto rifare, in fretta, i conti, non riuscendo ad evitare lo sforamento del limite massimo per l’approvazione dello strumento economico». Il segretario Pd si sofferma sull’ennesimo aumento della Tarsu ad Aversa. «Non solo – continua D’Amore – non ci sarà alcuna riduzione, ma subiremo un nuovo salasso, superiore al 3%. In otto anni con il centrodestra la Tarsu è quasi triplicata, a fronte di un pessimo servizio. Addossare, adesso, tutte le colpe alla recente decisione dell’amministrazione provinciale è nascondersi dietro una foglia di fico. Ciaramella è il centrodestra devono rispondere di otto anni di gestione disastrosa dell’igiene urbana e di responsabilità dirette nel fallimento del Consorzio Ce2». L’esponente del Pd, entra nel merito della questione. «Il cuore del problema – aggiunge il segretario del Pd – è che in questi anni non si è stati capaci di avviare la raccolta differenziata. Ciò è costato agli aversani milioni di euro. Soldi che potevano essere spesi per avviare un servizio differenziato di qualità, che ci avrebbe evitato di finire sommersi sotto montagne di rifiuti ogni qualvolta si bloccavano le discariche. Ricordo che solo pochi mesi fa, il Commissario straordinario Guido Bertolaso, aveva chiesto la destituzione di Ciaramella per questi motivi». A rispondere al segretario del Pd, D’Amore, è l’assessore al Bilancio. «Chi tenta di speculare sulle ultime vicende relative alla Tarsu – dichiara Pasquale Diomaiuta – o non conosce la materia, oppure è in malafede. Tutti sanno, che prima di approvare in giunta lo schema di Bilancio abbiamo più volte chiesto alla Provincia, senza ottenere risposta, notizie in merito ai costi dello smaltimento dei rifiuti. Avvicinandosi la data di scadenza prevista per legge, abbiamo deciso di procedere basandoci sui costi esistenti in quel momento. Solo successivamente, l’amministrazione provinciale ci ha portato a conoscenza dell’aumento, di circa 50 euro a tonnellata, della tariffa per lo smaltimento dell’immondizia. A quel punto, essendo ancora in tempo per rispettare i parametri imposti dal parlamentino di Terra di Lavoro, abbiamo dovuto rideterminare la Tarsu per il 2010, aumentandola secondo le nuove indicazioni della Provincia. La colpa, quindi, non è nostra. Questa è la verità».

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