La difesa del territorio Il convegno nazionale fino a mercoledì

Frane e terremoti, si studia il caso Irpinia

Montaguto e la Campania
Da oggi a Grottaminarda geologi da tutta Italia
14 giugno 2010 - Marco La Carità
Fonte: Il Mattino Avellino

Parte oggi il meeting nazionale dei geologi al quale prenderanno parte almeno cento professionisti del settore che relazioneranno su ricerche, progetti e sperimentazioni svolte in tutta Italia. Al termine di questa tre giorni, mercoledì mattina, un gruppo di studiosi farà un’escursione a Montaguto per analizzare il movimento della ormai celebre frana, una nuova occasione di studio su un fenomeno che ha messo in ginocchio buona parte del Mezzogiorno. Il meeting, giunto alla quinta edizione, e promosso dal «Geology et Information Technology Group», sezione della Società geologia italiana, si terrà presso la sede «Irpinia» dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Grottaminarda, in contrada Ciavalone, che ha lo ha promosso per ampliare gli orizzonti della ricerca in occasione del trentennale del terremoto el 23 novembre 1980. Ricco il programma: si comincia con una ricerca del Centro Nazionale Terremoti per poi spaziare ai rischi naturali e difesa del territorio. L’argomento sarà introdotto proprio da Gianpaolo Cecere, responsabile del gruppo che fa riferimento al Centro nazionale terremoti e operativo presso la sede «Irpinia»: «Con questo meeting si confronteranno ricercatori internazionali di Scienza della terra, Ingegneria, Geofisica, Architettura, Scienze ambientali e naturali in mod da fare il punto annuale sulla gestione delle informazioni. Il convegno è aperto anche ai liberi professionisti e ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, con la possibilità di confrontarsi sulle più moderne tecniche di visualizzazione, di analisi spaziale e di produzione dei dati». Nella sessione di mercoledì pomeriggio si affronterà anche un tema che riguarda il territorio irpino: «Valutazione preliminare della pericolosità fluviale indotta da variazioni morfologiche del Fiume Calore». La provincia di Avellino costituirà elemento di studio anche per l’«Analisi geografica degli aspetti socio-economici e demografici delle aree colpite dal terremoto dell’80». Cecere specifica: «La scelta della sede ”Irpinia” è collegata a un sempre maggiore interesse verso le problematiche legate alla sismicità dell’area e rappresenta pure è un modo per onorare il trentennale del terremoto del 1980». Seguirà la sessione su «Analisi geomorfologica e franosità» dove si parlerà dell’utilizzo di apparecchiature per l’individuazione di fenomeni deformativi su aree a rilevanza infrastrutturale strategica, dei dati da telerilevamento nel monitoraggio nei fenomeni franosi in Campania e anche di tecniche di localizzazione di siti idonei allo smaltimento. Altri temi che toccheranno da vicino sono quello su «Geomorfometria e sistemi informativi geografici per la quantificazione degli effetti erosivi nel Bacino dei Fiumi Ufita e Miscano» ed «Evidenze di evoluzione recente del Fiume Calore tra le confluenze dei fiumi Tammaro e Sabato» nonché gli studi sui bacini dell’Appennino: Fortore, Miscano, Ufita e torrente Calaggio. La convention di Grottaminarda si svolgerà alla presenza di Francesco Russo, presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, e di Maurizio Pignone, uno degli organizzatori del convegno, il quale spiega: «Questa quinta riunione è prima di tutto un evento scientifico molto importante nel settore della geoinformatica, ma rappresenta anche un’occasione per la Sede ”Irpinia” di affermare un ruolo di riferimento sul territorio proprio in concomitanza del trentennale del sisma».

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