"Scandalo all'Asa, il centrosinistra è complice"
«È una vicenda scandalosa e scellerata, nella quale c’è una complicità del centrosinistra». La valutazione del capogruppo del Pdl a Piazza del Popolo, Giovanni D’Ercole, è sul caso delle assunzioni di personale e dei veleni nel consiglio di amministrazione che hanno investito l’Asa. Ma, nel corso della conferenza stampa tenuta insieme al consigliere comunale Orazio Sorece, D’Ercole mette sotto accusa l’intera gestione dell’azienda di raccolta e smaltimento rifiuti, ritenuta poco trasparente, eccessivamente costosa e inefficiente. Dura la critica rivolta alla maggioranza consiliare, che non ha accolto la richiesta dell’opposizione di dar vita a una commissione di indagine sull’Asa. «Il gruppo democratico - incalza D’Ercole - in aula ha condiviso le nostre preoccupazioni, ma non ha agito di conseguenza. Dopo ore di discussione in consiglio, non è stato prodotto alcun atto deliberativo. Dobbiamo supporre che, in realtà, ritenga che tutto debba rimanere così com’è». Il capogruppo del Pdl non risparmia accuse. «Si sono resi responsabili di un atto di ostruzionismo alla trasparenza». Ma il Pdl è pronto a dare battaglia, aprendo una nuova fase di contrapposizione netta nei confronti del centrosinistra, usando la tattica dell’ostruzionismo e facendo venir meno il numero legale tutte le volte che sarà possibile. «Intendiamo, in ogni caso, portare avanti il lavoro di indagine che avevamo proposto di svolgere con un’apposita commissione. Lo faremo, a questo punto, in commissione Finanze e nella commissione Trasparenza, entrambe presiedute da esponenti della minoranza», aggiunge D’Ercole, il quale precisa che non c’è alcuna intenzione di sostituirsi alla magistratura, ma si vuol fare chiarezza su un servizio pubblico, che sarebbe diventato «un carrozzone» della politica: «Intendiamo comprendere se le assunzioni effettuate all’Asa, in questi anni, siano state funzionali ai compiti dell’azienda o invece alle pretese della cattiva politica. Vogliamo spiegazioni sull’organigramma, nel quale incomprensibilmente 50 dei 300 lavoratori in organico svolgono mansioni amministrative». D’Ercole denuncia anche gli alti costi sopportati dall’Asa per gli straordinari e pure sulla differenziata solleva dubbi: «Il Comune avrebbe dovuto incassare consistenti cifre dalla vendita dei rifiuti riciclabili come la plastica, l’alluminio e la carta. Ma in bilancio non abbiamo mai trovato un euro. Che fine hanno fatto questi soldi?». Il consigliere Sorece, invece, entra nel merito degli aspetti gestionali e contabili dell’Avellino Servizi Ambientali. «Troppo spesso la parte pubblica si è resa responsabile - afferma il presidente della commissione Finanze - di distorsioni gestionali, che hanno lasciato al privato campo libero». Elenca una serie di costi ritenuti eccessivi e sospetti: 120mila euro al mese di gasolio per gli automezzi, 475mila euro annui per la locazione di un immobile e altri 540mila euro annui per uno stabilimento, con un contratto decennale. «Per ogni esercizio finanziario il Comune di Avellino versa all’Asa circa 3,5 milioni di euro. Una cifra enorme ed ingiustificata che alla fine pagano i cittadini con una tariffa salata». Sorece attacca il presidente uscente dell’Asa: «Come può Angelo Romano parlare di moralità? Non conosce nemmeno il significato della parola. Cosa ha fatto sino ad oggi per evitare queste vergogne?». Torna sullo scottante capitolo delle assunzioni di personale, ritenute clientelari e per le quali chiede che si avvii un’inchiesta giudiziaria. «Se si verificano i nomi, si noterà che vi sono molti parenti e mogli di consiglieri comunali di maggioranza. Di recente persino la fidanzata del figlio di un civico rappresentante». Già dalla prossima settimana riprenderà il lavoro di approfondimento che sinora la commissione Bilancio e Finanze ha tentato di effettuare, non senza difficoltà. Per giovedì è prevista l’audizione di Romano e dell’amministratore delegato Sheila Chiusolo.