"Piano rifiuti, nessuna osservazione"
Il confronto c’è stato, ed a tutto campo, ma al di là delle critiche apparse sui giornali, osservazioni alla proposta di Piano provinciale dei rifiuti, non ce ne sono state da parte delle forze di opposizione. Lo rileva l’assessore all’Ambiente, Gianluca Aceto
Sta per scadere il termine per la presentazione delle Osservazioni al Piano provinciale dei rifiuti: sprint finale?
«Noi intendiamo fare un ulteriore doveroso passaggio istituzionale: in questi mesi abbiamo illustrato il documento, ascoltato i rilievi, le proposte e i suggerimenti provenienti da istituzioni, associazioni, organizzazioni, ma dobbiamo ancora discuterne con il Consiglio provinciale. Contemporaneamente alle uscite sul territorio, abbiamo discusso con la Commissione ambiente: fino ad oggi, non sono pervenute osservazioni da parte della opposizione sebbene la stampa abbiano riportato critiche spesso feroci da parte di esponenti politici riconducibili alla stessa area politica».
Si sostiene, non solo dal centrodestra, che il Piano non contenga indicazioni circa gli impianti e persino le discariche.
«Questo rilievo è inconsistente: abbiamo dimostrato con i dati, che il sistema Sannio può essere autosufficiente, senza ulteriori aggravi sul territorio per alcuni anni. E' ovvio, però, che se, come accaduto in passato, arrivano conferimenti eccezionali ed imprevisti da altre aree, il sistema non può reggere. Per questo ci siamo battuti con fermezza e in perfetta solitudine, contro le ricorrenti minacce di nuove "invasioni"».
È di buon auspicio la revoca delle procedure di occupazione temporanea per Paduli-Sant'Arcangelo disposte dalla Protezione Civile...
«Anche per Casalduni è stata disposto la stessa misura: ciò dimostra che non vi saranno ampliamenti della discarica. E questo è anche una risposta alle assurde contestazioni alla Provincia.A breve riaprirà anche una linea di produzione ad Acerra che dovrebbe far rientrare, almeno per il momento, i problemi maggiori».
La Provincia è accusata di non aver ancora proposto il piano industriale della Samte.
«Anche questa accusa si basa sul nulla. Forse chi la formula non ha la più pallida idea né di cosa sia un Piano industriale, né di quanto succede nel resto della Campania. Vengo da una riunione con le altre Provincie e l'assessore regionale Giovanni Romano, e posso dire che noi siamo in questo campo un po’ più avanti degli altri. A meno che non si voglia avere carta straccia, infatti, il Piano industriale è un documento di notevole complessità, che poggia su dati certi in ordine ai flussi di produzione di rifiuti e sull’analisi dei costi gestionali dell’intero sistema. Per acquisire tutto questo occorre del tempo e, fino ad ora, hanno ottemperato alle nostre richieste di dati 75 comuni su 78. Posso dirle, però, che siamo a buon punto anche per questo Piano e che per noi la pianificazione gestionale e quella economico-finanziaria viaggiano appaiate. Contiamo di avere tutte le caselle al proprio posto entro l'estate».
Resta aperta la questione dei lavoratori dei tre Consorzi.
«Sì, il problema è serio e grave, perché a Benevento, come a Napoli e Caserta, i Consorzi non avevano commesse e non gestivano servizi in quanto i Comuni si erano affidati a Società private. Tutte e cinque le Province, tuttavia, hanno finora provveduto ad anticipare gli stipendi ai dipendenti. A Salerno e Avellino invece i contratti con in Consorzi erano in essere vigenti, quindi i problemi non sono esplosi. C'è da gestire una delicata fase transitoria che stiamo affrontando con la regia dell’assessore Romano e con l'apporto del sottosegretario Viespoli per gli ammortizzatori sociali. Al fondo di tutto però resta la questione finanziaria: come ha precisato Romano, si tratta del nocciolo della questione perché in mancanza di apporti economici il sistema collasserà».