"La Ue non ha bocciato la Campania"
Egregio direttore, la situazione dei rifiuti in Campania è molto delicata e richiede rigore e cautela da parte di tutti. Certa di essere utile a quella importante funzione sociale che anche Lei, attraverso il Suo giornale, svolge e in considerazione dell’onestà intellettuale che Le riconosco, Le invio alcune doverose precisazioni in merito all’articolo dal titolo «Rifiuti, bocciatura dall’Europa: la crisi non è finita» nel quale si afferma «conclusioni dure, anzi durissime quelle della Commissione Petizioni arrivata in Campania a fine aprile...». E si riportano stralci virgolettati di un fantomatico testo. Sono Presidente della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo e Le comunico, per una corretta informazione, che la Commissione non ha discusso nè tantomeno votato alcun documento. Aggiungo che l’esame della proposta del capo delegazione, On. Judith Merkies, si svolgerà nella sessione di luglio e che a oggi nessuno, Presidente compreso, ha potuto prendere anche solo visione del documento. Assai singolare che ne abbia conoscenza attraverso una nota giornalistica. Sono certa che, ad eccezione dell’incauto informatore, tutti quelli che hanno contribuito alla costruzione del pezzo, in particolare l’attenta giornalista che lo firma verso la quale confermo la più convinta stima, abbiano agito in perfetta buona fede e siano stati solo inconsapevolmente causa di un ulteriore, inutile allarme sociale. Vorrei segnalare che l’unica notizia ufficiale, sfuggita nell’articolo, è, come annunciato ieri dalle agenzie di stampa Ansa e Il Velino, la convocazione per il prossimo 22 giugno dell’assessore Giovanni Romano a Bruxelles, per dar seguito all’impegno assunto durante la missione di dar tempo all’esecutivo regionale di strutturarsi e completare così il ciclo di audizioni iniziato a Napoli con i cinque Presidenti di Provincia, i rispettivi Assessori all’Ambiente e il neo eletto Presidente della Regione. È facile comprendere quanto sia inattendibile la fonte utilizzata e quanto siano azzardate le conclusioni suggerite dal testo utilizzato come fonte. Consideri, peraltro, che i toni ultimativi che il titolo suggerisce ingannano anche sulla portata dei lavori della Commissione che presiedo. La Commissione Petizioni, alla fine dell’iter procedurale, approverà con il contributo di tutti i membri della Commissione un rapporto, da trasmettere alla Commissione Esecutiva. Quest’ultima è il solo organo deputato ad assumere decisioni ascrivibili a quella «Europa» cui l’articolo attribuisce una avvenuta «bocciatura». Le chiedo di pubblicare questa mia nota e Le assicuro anche per il futuro la mia consueta disponibilità a fornirLe tutto il materiale necessario affinchè il Suo giornale possa riuscire, come sempre si sforza di fare, a «dare» notizie e non a costruirle. Quello che dobbiamo documentare alla Commissione Europea non è la drammaticità dell’emergenza ben nota alle istituzioni comunitarie, bensì la concretezza dell’impegno degli amministratori regionali e provinciali a chiuderla definitivamente. *
Ha ragione l’onorevole Mazzoni quando sostiene che la commissione petizioni non ha discusso né votato alcun testo e infatti nella settima riga del mio articolo è scritto: «Il documento conclusivo sarà discusso nei prossimi giorni in una seduta allargata». Mi dispiace, invece, di non poter concordare quando definisce fantomatico il testo da me riassunto: il documento c’è, ed è stato messo a conoscenza, purtroppo in inglese, di tutti i parlamentari che hanno partecipato alla missione in Campania. Per quel che riguarda la notizia dell’audizione dell’assessore Romano, è stata pubblicata sul nostro giornale nel corso dello stesso articolo e addirittura anticipata il 7 giugno. Daniela De Crescenzo