Montaguto

"Frana, mai rimborsi a pioggia"

Incontro dei commercianti con la Protezione Civile: "Occorrono conti precisi"
10 giugno 2010 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino

Montaguto. Il Governo aiuta i commercianti e gli operatori economici della Valle del Cervaro. Ma solo quelli danneggiati direttamente dalla frana. Praticamente i titolari di esercizi che gravitano lungo la statale 90 delle Puglie, tra Savignano e Montaguto, che sono in grado di esibire una documentazione contabile dalla quale si evidenzi un vistoso calo di affari negli ultimi anni. È la conclusione dell’incontro svolto a Roma tra una delegazione di commercianti e operatori economici della valle del Cervaro, composta da Antonio Maglione, Nino Gallo e Luigi Torino e il direttore dei Grandi Rischi della Protezione Civile, Nicola Dell’Acqua e funzionari della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’incontro era stato promosso dallo stesso sottosegrerario Guido Bertolaso che aveva più volte fatto riferimento alla necessità di esaminare le richieste di ristoro fiscale e aiuto economico a quanti hanno subito danni dall’interruzione dei collegamenti. «Abbiamo indicato – spiega Luigi Torino – i nostri problemi, soprattutto quelli relativi al pagamento delle tasse arretrate e al decremento degli affari. Ci è stato consigliato di presentare al più presto una documentazione contabile dalla quale si può meglio evidenziare quello che è successo negli ultimi anni per il perdurare delle interruzioni nei collegamenti tra Ariano e Foggia. Sono esclusi, però, gli altri operatori economici che risiedono nei centri abitati di Savignano, Greci, Montaguto, Panni, Orsara o Bovino. Non si può sperare in risorse di un certo rilievo in questo momento. Le buone intenzioni per aiutarci ci sono. Apprezziamo la disponibilità del sottosegretario Bertolaso. Il vertice non è stato inutile». Per Antonio Maglione e Nino Gallo la battaglia continua. «Dell’incontro – sostiene Maglione - saranno informati tutti. Non è escluso che si possa costituire un piccolo comitato per raccogliere la documentazione e dimostrare al Governo che qualche sforzo in più va fatto. Disagi e danni hanno toccato anche altre persone. Certo, questo incontro ha un valore interlocutorio. Di sicuro è servito a confermare le nostre preoccupazioni. Per noi resta, infatti, fondamentale la riapertura della bretella. Dopo la ferrovia si devono ripristinare i collegamenti viari». All’incontro di Roma non hanno partecipato gli amministratori del territorio. Non perché non condividessero le richieste del comitato dei commercianti, ma per rispettare una precisa indicazione della Protezione Civile. Per un discorso più generale di aiuti al territorio, infatti, è prevista una conferenza di servizi, probabilmente promossa dalla Prefettura di Avellino subito dopo il ripristino della bretella. A questo appuntamento guardano con interesse i sindaci. «Il nostro territorio – spiega Bartolomeo Zoccano, sindaco di Greci – viene chiamato triangolo dell’ abbandono; ha bisogno di riscattarsi, partendo da infrastrutture e servizi migliori. Bertolaso ha già recepito questa esigenza». Intanto non manca qualche preoccupazione per il prosieguo dei lavori ai piedi della frana. Non ci sono più imprese private in attività. Attualmente lavorano solo i militari. È pur vero che dal fango è riemersa la bretella e che entro la fine del mese si può conseguire l’obiettivo di ripristinare i collegamenti, ma è altrettanto vero che manca qualche certezza sul progetto definitivo di messa in sicurezza dell’area interessata alla frana, che come ha detto l’ingegnere Pepe, non è stata del tutto domata.

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