L'impianto

Due vasche essenziali per il ciclo dello smaltimento

9 giugno 2010
Fonte: Il Mattino

Ieri mattina la chiusura dei cancelli e quindi il blocco dei camion dell’Asia ha riportato alla ribalta la struttura di Piano Borea lungo la via che conduce a Pietrelcina. Qui una volta c’era la discarica di tipo tradizionale, poi esaurita e bonificata. Però da qualche tempo oltre ad essere sede del Consorzio Benevento, quell’area è divenuta un punto cardine per lo smaltimento dei rifiuti dell’Asia. Infatti l’Asia vi ha collocato due vasche, una per accogliere l’umido e un altra i rifiuti indifferenza. Pertanto i mezzi dell’azienda ogni giorno, una volta che hanno eseguito i prelievi nelle varie zone della città, scaricano questi rifiuti nelle due vasche. Poi nel corso della settimana, con altri veicoli, questo tipo di rifiuti viene inoltrato in discariche specializzate e ubicate in varie zone d’Italia. Il blocco dei dimostranti quindi di ieri mattina ha subito allarmato i dirigenti dell’Asia, che hanno temuto che l’intera raccolta in città, nel giro di alcune ore, potesse andare in tilt. L’Asia ha anche altri punti di smistamento, ma quello di Piano Borea ha un’importanza essenziale. Dunque ancora una volta alla ribalta quella che fu la prima maxi discarica realizzata alla periferia della città con tutti i moderni criteri. Giunta al suo esaurimento vi fu anche la chiusura e si riuscirono più volte a bloccare i tentativi di una riapertura, in periodo in cui ci si dibatteva nell’emergenza. Poi si è optato per la realizzazione di queste vasche che hanno avuto tutte le autorizzazioni degli organi preposti alla vigilanza, e Piano Borea continua anche se con modalità diverse ad avere un ruolo importante nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti cittadini.

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